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Stadio Flaminio: la Roma Nuoto ci prova, ma i paletti sono tanti. La Lazio…

Stefania Palminteri Redattore 
Continua a tenere banco la questione Stadio Flaminio: si avvicina una data importante per la Roma Nuoto. La Lazio guarda con attenzione

Mercoledì 27 novembre. E' questa la data della verità sul progetto della Roma Nuoto per quanto riguarda la riqualificazione dello Stadio Flaminio. Saranno ben sedici le parti coinvolte, chiamate a dare una risposta definitiva sull'unica idea -a oggi - depositata in Comune. In sostanza, la proposta della Roma Nuoto, riguarda un restauro conservativo dell'area, andando a riorganizzare la zona dei parcheggi e del parco adiacente.

Non c'è quindi l'intenzione di toccare le tribune, bensì di lavorare sotto di esse. Il terreno di gioco verrebbe abbassato di ben tre metri, permettendo quindi di costruire quattordici negozi di vicinato, sette sotto ciascuna curva. In più, verrebbe costruito un supermercato, oltre diversi campi da padel e una piscina olimpionica.

Ovviamente, la decisione sarà ascoltata con attenzione in casa Lazio. La società biancoceleste ha in mente un progetto completamente diverso, con la copertura della struttura e il raddoppiamento dei posti a sedere. Conteranno diversi pareri, soprattutto quello della Soprintendenza di StatoMobilità Urbanistica. Per le Belle Arti, invece, qualsiasi intervento "non deve pregiudicare in alcun modo la conversazione dell'edificio". Tradotto, nessuna demolizione, che sarebbe necessaria per la costruzione di negozi.

In più. nelle scorse settimane, la Soprintendenza aveva richiesto uno studio archeologico della zona alla Roma Nuoto. Sono ben 64 le pagine dense di reperti e ritrovamenti in un raggio di un chilometro, rendendo quindi necessario un ulteriore approfondimento sulla questione. Da non dimenticare inoltre il capitolo mobilità, con Stadio Olimpico, Auditorium, museo Maxxi nelle vicinanze, in una zona ad alto traffico.