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Fiorentina-Lazio, Patric in conferenza: “Cosa ho detto all’arbitro? Beh…”

Patric
Le dichiarazioni del giocatore biancoceleste intervenuto poco dopo il triplice fischio del match direttamente dalla sala stampa del Franchi
Edoardo Benedetti Redattore 

La Lazio passa in vantaggio ma poi non riesce a mantenere il controllo della partita. Il nervosismo e la mancanza del corretto posizionamento in campo hanno la meglio e Gudmundsson mette a segno 2 rigori. Al termine della partita Patric si è recato in conferenza stampa per rispondere alle domande dei giornalisti. Ecco le sue dichiarazioni.

Baroni ha detto che la strada offensiva è quella giusta, anche per voi questa è la strada giusta?

Penso di si poi è ovvio che quando vuoi essere più offensivo ti scopri di più in difesa. Ovviamente poi in certe situazioni sei più scoperto ma copri anche di più. Dobbiamo trovare un equilibrio difensivo ma poi essere più scoperti in certe situazioni ti porta a crearne di nuove in attacco. 

Avevi un'ottica diversa nel caso dei calci di rigore?

Mi brucia tanto perché pernso che la squadra ha fatto un ottimo primo tempo e gli episodi sono stati fondamentali per la partita. Ti fa male che all'85esimo hai preso il palo e la palla schizza fuori. Brucia tanto uscire da questa partita a mani vuote. Ti brucia. Dobbiamo adattarci a quello che il mister ci chiede. Ogni allenatore chiede alla sua maniera e in passato abbiamo chiesto di essere più offensivi. Ovviamente se tiri da una parte ti scopri dall'altra. Dobbiamo cercare di trovare l'equilibrio. L'idea è quella di attaccare e penso si stia vedendo. 

Che hai detto all'arbitro nell'occasione del secondo rigore? 

Sull'episodio penso che sia molto chiaro, la palla era già in gioco. Ho preso un pestone e mi ha fatto male. Non si trattava di un'azione fortuita da gioco. Metti anche l'azione sul replay e si vede. Non ho capito perché non l'abbia rivista. Gli ho chiesto se andasse a vederla perché il pestone mi sembrava chiarissimo. Per quanto riguarda i nuovi si tratta di esperienze diverse. Per Noslin e Tchouna non è facile arrivare e diventare subito protagonisti. Dobbiamo aiutarli a tirar fuori le loro qualità.