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Durante la scorsa finestra estiva di mercato, il centrocampista Giacomo Bonaventura era stato accostato anche alla Lazio. Alla fine però, il suo cartellino finì nelle mani della Fiorentina e sabato prossimo sfiderà, per l'ennesima volta, i biancocelesti da avversario. Prima del fischio d'inizio, il centrocampista anche nel giro della Nazionale ha rilasciato alcune parole per i canali ufficiali del club viola. Nel corso di questa conversazione, l'ex rossonero ha detto la sua sull'assenza del pubblico e su altre tematiche degne di nota: "Peccato che non ci siano i tifosi allo stadio. Quando negli anni passati venire a giocare a Firenze, c'era sempre un'atmosfera particolare".
"Quando ero all'Atalanta ricordo bene Bellini. Era lo storico capitano ed era per tutti noi un vero e proprio punto di riferimento. Fece tutta la trafila nel club. Tuttavia, in generale, ascoltavo tutti i miei compagni più esperti. Mi potevano aiutare a capire come diventare un buon calciatore. Ora invece, la responsabilità di comportarmi in una certa maniera è la mia. Ho bei ricordi anche di Ibrahimovic e Ribery. Nella vita, poi, non si smette mai d'imparare. Tra i portieri il più forte è stato Donnarumma. Ci ho giocato insieme sei anni e l'ho visto crescere molto. Il suo futuro sarà importante. Anche Dragowski è un talento che può avere una bella carriera. Insieme a loro c'è Milenkovic, tra i difensori è quello con il maggiore potenziale. E' giovane ed ha davanti a sé una carriera di tutto rispetto. Ma deve continuare a lavorare con passione. A centrocampo uno dei migliori è senz'altro Pirlo. Negli ultimi dieci anni ha avuto pochi rivali in quel ruolo: aveva una visione di gioco impressionante. Un punto di riferimento. Come tridente offensivo sceglierei Ribery, Ibra e Kouame. Anche quest'ultimo ha il potenziale per essere un grande calciatore. Vlahovic lo sta già dimostrando, lui invece deve ancora farlo".
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