Avvio a singhiozzo per Felipe, la Lazio aspetta i suoi guizzi. E il rinnovo…

Una Lazio appannata cerca di ritrovare certezze, stanno mancando anche i senatori in questo avvio di stagione. Tra loro anche l'irrinunciabile Felipe Anderson, che si è acceso a singhiozzo. Ha servito 3 assist, che non a caso coincidono con le uniche due vittorie stagionali del gruppo contro Napoli e Torino, ma è ancora a secco di gol. Un digiuno che dura dallo scorso 3 maggio contro il Sassuolo, quando ha siglato il suo gol numero 12 nella passata stagione. Un contributo importante che sta mancando, la Lazio dipende - e non poco - dai guizzi del brasiliano.

A San Siro ha avuto la grande chance nel primo tempo di sbloccare il risultato ma ha calciato largo con il sinistro, trovando solo l'esterno della rete. Appena 4 conclusioni nelle prime sette giornate, zero nello specchio della porta. È appannato, deve scuotersi e sbloccarsi. E intanto si attendono ancora novità sul rinnovo di contratto, in scadenza il prossimo 30 giugno.

Lotito era stato chiaro dopo la gara di Napoli, in cui il brasiliano aveva incantato con due assist. "Per me è un figlio ed è una stupidaggine che la Lazio voglia mandarlo in scadenza di contratto fra un anno". Alle parole sono seguiti i fatti, con il patron che una settimana dopo ha incontrato a Formello l'entourage del brasiliano per chiudere l'accordo da 2,8 milioni a stagione, per il quale manca ancora l'annuncio.

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