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Felipe Anderson
Era l'estate del 2013 quando la Lazio perfezionò l'acquisto di Felipe Anderson dal Santos. Al brasiliano è servito del tempo ma poi si è imposto come uno degli esterni più dominanti della Serie A. Una prima esperienza con l'aquila sul petto in cui era riuscito ad incantare tutti, caricandosi la squadra sulle spalli con lampi da genio e giocate da funambolo. Poi nel 2018 l'addio, direzione Londra, con il West Ham che ha messo sul piatto quasi 40 milioni di euro per regalare un colpo alla piazza degli Hammers. Due anni complessi in Premier League, uno ancora meno fortunato al Porto alla corte dell'ex biancoceleste Conceiçao, prima di tornare a casa, in punta di piedi. Ora Pipe è tornato nella sua Lazio e non ha intenzione di lasciarla più.
Dal suo ritorno a Roma, nell'estate 2021, si è subito imposto come un irrinunciabile per Sarri. Nella passata stagione il tecnico biancoceleste lo ha schierato in tutte e 48 le partite disputate dai biancocelesti. Così come in quella in corso: 21 presenze su 21 partite, quasi tutte da titolare. Pipe è infatti il terzo calciatore per minuti giocati in questa prima parte di stagione (1.662'), secondo soltanto a Marusic tra i calciatori di movimento. Dal suo ritorno a casa ha già fatto registrare 11 gol e 12 assist, riuscendo anche a ritagliarsi il ruolo di vice-Immobile all'occorrenza. Il brasiliano si è ritrovato e ora può legarsi a vita ai colori biancocelesti. Come riporta IlMessaggero c'è già un accordo di massima per il rinnovo del contratto da 3 milioni a stagionefino al 2027, quando avrà 34 anni, prolungando di altri tre anni il contratto attuale in scadenza nel 2024.
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