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Guardatene e godetene tutti, Felipe Anderson è tornato. Il brasiliano, alla sua seconda esperienza biancoceleste, si sta rivelando il vero e proprio asso nella manica di Maurizio Sarri. Pimpante, fresco, decisivo, giocata su giocata s'è ripreso l'ambiente biancoceleste in meno che non si dica.
Dire che è tornato quello di un tempo non sarebbe neanche sufficiente. La sensazione, infatti, è che Felipe Anderson sia anche migliorato: la maturità ottenuta lo hanno reso più resistente e reattivo a livello mentale. Gli aspetti emotivi, infatti, sono stati il suo tallone d'achille, un problema che ora sembra essere superato. È Felipe tutto nuovo, 2.0.
Alla base del successo, oltre alla cura Sarri - che lo sta coccolando e valorizzando tatticamente - ci sarebbe anche il presidente Claudio Lotito. Felipe Anderson, per il patron, è sempre stato un pupillo: la cessione di 3 anni fa sarebbe avvenuta per specifica volontà di Inzaghi, per Lotito non sarebbe mai andato via. Fiducia cieca per il brasiliano, che sul campo ripaga a suon di giocate. Ma non ci sarebbero solo aspetti emotivi alla base del lavoro che Lotito ha fatto sul giocatore, in queste ore è spuntato anche un retroscena molto particolare <<<
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