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Un progetto triennale. Così Angelo Fabiani aveva definito il nuovo ciclo in casa Lazio, apertosi con l’addio di tutte o quasi le colonne portanti degli ultimi anni in estate. Eppure, dopo un avvio sorprendente della nuova Lazio di Marco Baroni, il concetto di progetto triennale è forse caduto nel dimenticatoio troppo velocemente. Ma c’è un’idea di progetto a Formello? E, in caso, a che punto è? La risposta è arrivata direttamente dal ds biancoceleste sulle colonne del Messaggero.
“Come primo anno stiamo facendo un percorso egregio, ma non basta, o meglio, io non mi accontento mai” ha spiegato Angelo Fabiani. “Dobbiamo migliorare nella testa. Voglio inculcare una mentalità vincente, quella che ci ha portato a battere il Milan al 98' a San Siro. Quello dev'essere lo spirito costante. Abbiamo raggiunto i quarti di Europa League e sono contento ma, per esempio, non nascondo che le prestazioni con il Viktoria non mi hanno affatto convinto. E per andare avanti servirà molto di più. Lo dico senza dare colpe a nessuno, proprio per acquisire una mentalità che va oltre il risultato. Oggi siamo ancora discontinui, serve un salto definitivo”.
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