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Notizie Lazio - Veron
ROMA - Juan Sebastian Veron è stato sicuramente uno dei maggiori protagonisti della Lazio nella cavalcata verso lo scudetto del 2000. Un centrocampista con quelle qualità non si vedeva da tempo e non si è visto più per lunghi tratti, almeno nella Capitale. Ora i tifosi biancocelesti possono gioire per i numeri di Luis Alberto, ma all'epoca l'argentino sembrava davvero difficile da rimpiazzare. Di recente, la Brujita, è intervenuta ai microfoni di Four Four Two per parlare del suo passaggio dai biancocelesti al Manchester United. Per l'ex numero 23 biancoceleste, il trasferimento in Inghilterra fu quasi traumatico:
"Firmai per il Manchester United perché avevo un problema con il passaporto in Italia. Perciò pensai che un cambio di scenario sarebbe stato quello che serviva alla mia serenità. Tuttavia l'Inghilterra non era proprio il campionato ideale per me. Non mi ero fatto una bella idea del calcio inglese. Sapevo che la vita nel Regno Unito sarebbe stata molto diversa da quella che ero abituato a vivere. Avevo un modo di fare molto latino. Ma alla fine il club che mi ha accolto è stato straordinario. Difficilmente se ne poteva trovare uno più organizzato di quello all'epoca. C'erano davvero tante persone disposte a darmi una mano".
SUI RED DEVILS - "Quello che ho vissuto in Inghilterra mi ha aiutato a cambiare idea. Al Manchester ho vissuto due grandi annate. Riuscimmo a vincere il titolo in Premier League, che bello. Sono ancora in contatto con molti dei miei ex compagni di squadra. Sento ancora Yorke, Ferdinand, Fortune, Brown e O'Shea. Ricordo anche che non molto tempo fa incontrai i fratelli Neville, Gary e Phil".
SULLA COMPETIZIONE - "I tifosi si aspettavamo grandi cose da me. Ma c'era un centrocampo veramente impressionante in quella rosa. La società puntò su di me nonostante a disposizione di Ferguson ci fossero dei giocatori pazzeschi".
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