Freddo e legnate. Sono queste le parole che caratterizzano l'avvio di match a Mosca: i padroni di casa fanno sentire unghie e tacchetti, la Lazio è pressata e picchiata. Letteralmente. Gisdol è addirittura costretto a richiamare Nenakhov in panchina dopo appena mezz'ora, troppo irruento e già ammonito. Ma la Lazio non sta a guardare, con possesso e palleggio prova a travalicare la violenta linea verde e rossa che i padroni di casa hanno costituito. I pericoli arrivano soprattutto da corner: prima Acerbi, poi Basic - il suo tocco di testa è salvato sulla linea - poi Luis Alberto direttamente dalla bandierina.
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Serve la ripresa però, per veder gonfiata la rete. L'occasione è un calcio di rigore. Sylianov entra con un takle duro su Zaccagni, il consulto Var non lascia interpretazione alcuna: prende solo le gambe dell'ex Verona. Dal dischetto Immobile è stuzzicato Khudiakov che lo invita ad incrociare, provocandolo. Ciro non se lo fa ripetere: fa gol, proprio incrociando, proprio come era stato invitato a fare. Il vantaggio spinge Sarri ad una girandola di cambi: Pedro era già entrato per Felipe Anderson, a lui si aggiungono Sergej e Cataldi per Leiva e Luis Alberto. Al 62' arriva il raddoppio, ancora su rigore. Immobile viene franato dalla difesa avversaria, subisce un calcio sulla caviglia d'appoggio. La sfida si ripropone: il capitano calcia allo stesso modo, stavolta il palo lo aiuta a mettere in rete. 0-2 ed energica spallata al match. Altro gol altro cambio: fuori Immobile - che era in dubbio - dentro Muriqi.
La Lokomotiv si butta in avanti per cercare di riaprire la partita, questo lascia grossi spazi per il contropiede. Al 67' ne arriva uno: Pedro si invola solo solo verso la porta, ma col sinistro non trova lo specchio e sciupa. Ma i russi iniziano a farsi vedere, e poco dopo sporcano - per la prima volta - i guantoni di Strakosha, impegnato da una conclusione dalla distanza. La Lazio sciupa un altro contropiede, stavolta è Acerbi, buttatosi avanti dopo aver trasformato l'azione da inoffensiva ad offensiva, lo sprecone. Il tris arriva sul finire, e lo sigla Pedro: palla raccolta al limite, finta di tiro col destro, tiro col sinistro, gol. Milinkovic, che colpisce la traversa, sfiora il poker. Tra il freddo di Mosca e le legnate dei calciatori della Lokomotiv, la spunta la Lazio ed il successo è d'oro. In combinazione con la vittoria del Galatasaray sul Marsiglia, Sarri ed i suoi staccano il pass per il prossimo turno d'Europa League. Si va avanti.
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