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Euro2020, Konsel: “Italia-Austria? Attenzione a Immobile”

redazionecittaceleste

L'ex portiere austriaco Micheal Konsel, vecchio conoscitore della Capitale, ha elogiato il lavoro di Ciro Immobile della Lazio

Uno degli ex portieri austriaci più noti in Serie A, è sicuramente Micheal Konsel. L'estremo difensore in carriera ha vestito la maglia del Venezia prima di fare i conti con la piazza romana. L'ex giallorosso è recentemente intervenuto ai microfoni di Radiosei dove ha parlato della sfida tra Italia e Austria in programma questa sera. Nel match valevole per gli ottavi di finale di Euro2020, rivela l'ex giocatore, la sua nazionale dovrà guardarsi bene dalla pericolosità del centravanti della LazioCiro Immobile:

Sull'Austria

"Avevamo un girone abbordabile con Ucraina e Macedonia del Nord. Ora, invece, con l'Italia possiamo levarci una bella soddisfazione. Non abbiamo nulla da perdere visto che il nostro obiettivo era superare il girone. Ci siamo riusciti e ora siamo davanti ad un'impresa. Nulla è impossibile, la nostra è una bella squadra. Abbiamo qualità in difesa e centrocampo. Per non parlare di Alaba che in carriera ha vinto tutto con soprattutto con il Bayern Monaco. Vicino a sé ha giocatori importanti come Hinteregger e Leiner. Anche loro hanno fatto bene in campo internazionale con il Francoforte e il Monchengladbach. Non sarà facile per l'Italia fare goal. Attenzione a Sabitzer e Baumgartner che hanno quantità e qualità. Magari ci vorrebbe qualcosa di più in attacco, ma Arnautovic è comunque un calciatore esperto. La rosa, tuttavia, è composta da giocatori di Bundesliga e Premier League. La maggior parte li ha lanciati la Red Bull. Sanno osservare i calciatori e quando li prendono li mettono nella condizione di fare bene".

Sull'Italia

"Mancini ha una squadra unita e compatta. E questo è un qualcosa in più. Bene anche Immobile che vivendo delle stagioni strepitose. I numeri sono dalla sua parte, in Europa ci sono pochi calciatori come lui. Per quanto riguarda l'Italia, ricordo i Mondiali del 98. Contro Italia e Cile eravamo praticamente spacciati, c'era troppa differenza. Finimmo il girone con appena 2 punti. Potevamo fare di più. Rispetto a quegli anni forse tra gli azzurri c'è meno fantasia di prima. Un tempo giocava con Baggio e Del Piero. Tuttavia, penso che giocatori come loro non ci siano più nemmeno in chissà quale altro Paese".