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ESCLUSIVA – Lazio e Auronzo, quale futuro? Il Sindaco: “Ecco come stanno le cose”
Per una stagione che entra nella sua fase clou, ce n’è un’altra tutta da programmare. E che, per la prima volta da 17 anni, potrebbe aprirsi in uno scenario diverso da quello delle Tre Cime di Lavaredo. È ancora in via di definizione infatti il rapporto tra la Lazio e Auronzo di Cadore, sede ormai dal 2008 delle preparazioni estive biancocelesti. Ma qual è, a due mesi circa dalla fine del campionato e a poco più di tre mesi dall’inizio della nuova stagione, la situazione?
A far chiarezza è il sindaco di Auronzo, intervenuto in esclusiva ai nostri microfoni. “Tutte quelle che erano le difficoltà sono state superate” ci spiega Dario Vecellio Galeno. “Noi abbiamo rinnovato il nostro invito a venire in ritiro sia alla società con cui abbiamo il contratto (Media Sport Event, ndr) che al presidente Lotito con il quale mi sono interfacciato per rinnovare il mio invito personale e quello della nostra comunità”.
Un invito, però, che non ha ancora i contorti della fumata bianca. “Siamo in attesa di una loro risposta”, ci spiega ancora il Sindaco. Risposta che dovrà comunque arrivare nel giro di una decina di giorni, per far sì che poi il Comune di Auronzo possa mettere in moto tutta la macchina organizzativa necessaria ad accogliere la Lazio. Una macchina i cui motori, ci spiega Dario Vecellio Galeno, sono già stati avviati: “Noi siamo pronti, stiamo predisponendo tutte le operazione per poter ospitare al meglio la squadra e i tifosi. Abbiamo approvato il bilancio di previsione e stiamo approntando gli stanziamenti necessari affinché venga fatto il tutto”.
Palla quindi alla Lazio, che nei prossimi giorni dovrà decidere il da farsi: proseguire con Auronzo per quello che sarebbe il diciottesimo e, contratti alla mano, al momento ultimo anno o interrompere il rapporto e trovare un’altra sistemazione. Ma da cosa dipenderà la scelta? Il tecnico Marco Baroni sarà il primo a dover fare le valutazioni - prettamente sportive - del caso, ma la palla passerà poi ovviamente a Fabiani e Lotito, che in più di un’occasione si sono lasciati andare ad allusioni sull’opportunità di svolgere una prima parte di preparazione a Formello.
Lo scorso anno avevano poi fatto rumore - prima del suo addio alla Lazio - certe idee di Tudor in vista del ritiro. Appuntamento a cui Baroni si è invece ritrovato catapultato dopo la firma sul contratto con i biancocelesti e senza particolare voce in capitolo. Nell’unico caso - Primavere escluse - in cui Baroni ha iniziato una seconda stagione alla guida della squadra allenata già nella stagione precedente (Lecce, estate 2023) i salentini hanno regolarmente svolto il proprio ritiro a Folgaria, in Trentino, dove erano stati anche nel primo anno a guida Baroni.
Anche per questo, al di là alle possibili scelte ed esigenze del tecnico - e al netto delle paradossali voci sul suo futuro - è evidente come dietro la decisione ci saranno inevitabilmente motivazioni economiche. Una singola estate ad Auronzo ha oggi un valore per Lazio superiore ai 300mila euro ma inferiore ai 500mila, non sarebbe una sorpresa vedere l’addio alle Tre Cime di Lavaredo per spostarsi almeno inizialmente a Formello qualora dovessero arrivare proposte - in particolare con tournée all’estero - con guadagni simili o superiori. A oggi, quindi, il destino dell’estate biancoceleste è ancora incerto. Ma Auronzo e il suo sindaco aspettano risposte e al momento non pensano ad altre soluzioni: “Noi siamo pronti, noi ci siamo. Ci farebbe molto piacere: abbiamo un impegno con la Lazio e siamo pronti a mantenerlo”.
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