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Cragnotti, Zoff ed Eriksson
È un giorno triste, piange non solo il mondo Lazio ma tutto il calcio italiano e non solo. È scomparso all’età di 76 anni Sven-Goran Eriksson, l’allenatore di quella splendida squadra biancoceleste capace di arrivare in cima al mondo sul finire del secondo millennio. Imprese sportive rese possibili dall’allenatore svedese e dal presidente di quella grande Lazio, Sergio Cragnotti.
E proprio l’ex numero uno biancoceleste è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Cittaceleste per ricordare Sven Goran Eriksson. “Mi dispiace tantissimo. È venuto a mancare un grande uomo di sport, un uomo che a noi ha dato tante soddisfazioni e ha saputo guidare un gruppo di professionisti ad alto livello ottenendo delle grandi vittorie” ci ha detto Cragnotti.
“Lo ricordo veramente con grande piacere e lo ringrazio ancora tutt’oggi per quello che ha dato alla grande Lazio. Grazie Sven. La Lazio era un grande gruppo, un gruppo di grandi professionisti e grandi atleti. Lui ha saputo dare a questa squadra la tranquillità per ottenere le grandi vittorie. Ha trasmesso tranquillità, ha trasmesso il piacere di giocare e il piacere di stare uniti. Credo che questo sia stato il suo grande contributo” ha detto ancora Cragnotti. Che, poi, ha concluso: “Era un uomo normale, un uomo che non dimostrava le sue qualità: un uomo comune, un uomo che viveva di contatti e del piacere di conoscere sempre cose nuove e di trasmetterle con la sua pacatezza, con la sua tranquillità e col suo piacere di vivere. Ci mancherà tantissimo, mi dispiace”.
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