Auronzo o non Auronzo, il dilemma resta e il calendario scorre inesorabilmente. A meno di tre mesi dall’inizio del ritiro, la Lazio non ha ancora la certezza di poter raggiungere le Tre Cime di Lavaredo per quella che sarebbe la diciassettesima estate consecutiva. E, di conseguenza, anche la macchina organizzativa necessaria a garantire il buon esito della rassegna è a oggi ferma. Per fare chiarezza sul reale stato dei fatti e sulle possibilità di rivedere la Lazio in Cadore, la redazione di Cittaceleste ha contattato in esclusivaDario Vecellio Galeno, sindaco di Auronzo. Queste le sue parole. “C’è un problema: non c’è l’albergo. A oggi, 17 aprile, l’albergo non è disponibile. C’è una procedura fallimentare in corso e anche un avviso di procedura competitiva per l’affitto d’azienda che si terrà il 29 aprile. È una procedura che dà in carica all’avvocato delegato dal Tribunale di Belluno di procedere con la gara di gestione dell’hotel. Noi, come Comune di Auronzo, non possiamo basare le nostre decisioni sulle supposizioni. Dobbiamo basarle su atti concreti, ma a oggi non ci sono: di fatto la gara si svolgerà il 29 aprile e non è detto che venga aggiudicato l’albergo. Ci sono criteri di aggiudicazione, la competenza non è nostra.
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ESCLUSIVA – Auronzo, il Sindaco: “Ritiro Lazio? A oggi no, ma da parte nostra…”
Poi, per quanto riguarda direttamente il Comune di Auronzo, abbiamo conferito il mandato a Media Sport Event. La scadenza è stata più volte posticipata per mettere tutte le parti nelle condizioni di avere più tempo per trovare la quadra. Siamo poi arrivati a un tempo limite, abbiamo stabilito un termine ultimo entro il quale la controparte doveva dirci qual era l’albergo prescelto. Il termine è scaduto il 10 aprile e la controparte ha indicato l’Hotel Auronzo che di fatto alla data indicata non è disponibile. Poi ci sono una serie di considerazioni che riguardano il Comune: abbiamo una serie di esigenze operative, dobbiamo muoverci per tempo. A oggi non c’è gestore e dobbiamo attenerci a questo. Con gli altri alberghi abbiamo fatto una riunione a gennaio per cercare un piano B tutti insieme, per capire se ci fosse qualcuno pronto a mettere le proprie camere a disposizione della Lazio. La risposta è stata negativa: non ci sono altre opportunità e lo sapevamo da gennaio. È tutto verbalizzato, parlano gli atti.
Da parte nostra non è stato firmato ancora alcun contratto ma solo il mandato e di fatto a quello siamo rimasti. Per quanto ci riguarda il mandato è scaduto, siamo andati ben oltre i termini che ci eravamo prefissati a suo tempo. Per quanto permanga la buona volontà di trovare la quadra, per esigenze operative nostre non possiamo andare avanti ancora a oltranza. Avremmo già dovuto partire da mesi con la predisposizione di tutte le strutture necessarie affinché la Lazio possa essere ospitata e per rendere il campo adeguato ai criteri che ci competono. Ora, con tutta la buona volontà del caso e senza clamori mediatici, vediamo che succede. Ma di fatto abbiamo già oltrepassato il tempo limite: noi ci riteniamo manlevati dal mandato che avevamo affidato a suo tempo per una serie di motivi che abbiamo spiegato nella corrispondenza che abbiamo trasmesso alla controparte.
Però nulla vieta che si possa ragionare e cercare una quadra qualora l’albergo venga reso disponibile, perché se non c’è quello parliamo di aria fritta. Non chiudiamo le porte se un domani l’albergo fosse disponibile: le condizioni sarebbero cambiate e potremmo rivedere assieme a Media Sport Event le condizioni per ritrattare un accordo o un nuovo mandato, fare un accordo di programma. Ma noi non possiamo basare un accordo sul ‘Si suppone che’, essendo amministratori pubblici abbiamo bisogno di atti certi. Se sono questioni politiche? Assolutamente no. Anche perché il mandato era ben chiaro: non sta al Comune di Auronzo reperire la struttura, anche se noi ci siamo adoperati e ci stiamo adoperando fianco a fianco per cercare assieme la quadra. Non ci siamo mai sottratti nemmeno da impegni che non ci competono: siamo qui per favorire l’esito positivo delle cose. Fino a ieri era il Comune che doveva fare da agenzia turistica, a oggi il Comune con il nuovo mandato fa la sua parte. Se si arriva a una quadra bene, altrimenti amici come prima”.
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