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Eriksson, l’ultimo articolo: “Non mollate mai. La vita va sempre celebrata, sempre”

Eriksson
Il Telegraph ha pubblicato l'ultimo articolo scritto dall'ex tecnico della Lazio, ieri salutato per l'ultima volta con il funerale in Svezia
Stefania Palminteri Redattore 

Si è svolto ieri in Svezia il funerale di Sven-Goran Eriksson. A salutare l’ex allenatore della Lazio per l’ultima volta anche una delegazione della società biancoceleste. Intanto, il Telegraph ha pubblicato l’ultimo articolo scritto dallo svedese che, ancora una volta e per l’ultima volta, manda un messaggio di speranza a tutti. Questo un estratto del testo. “La vita deve essere celebrata. Ho sempre avuto questo atteggiamento. Come ve lo posso dimostrare? Forse avete sentito la storia che uno dei miei vecchio giocatori, Didi Hamann, racconta del giorno in cui fui esonerato dal Manchester City nel 2008. [...] Mi chiese: 'Cosa stai festeggiando boss?' La mia risposta fu la stessa che do ora, mentre scrivo queste mie ultime parole che verranno pubblicate chi sa quando: 'Stiamo festeggiando la vita, Kaiser', dissi, 'la vita’. [...]

Da quando mi hanno dato la notizia che avevo un cancro terminale, è stato difficile. Ho avuto giorni in cui mi sentivo molto male, e altri giorni in cui mi sentivo bene. In tutto questo, però, ho sempre cercato di vivere ogni giorno con un sorriso sul volto. Bisogna restare positivi. Scrivere un articolo sulla morte ti fa riflettere. È tutto andato così in fretta! Dov'è andata a finire la vita? Ma un pensiero mi viene sempre in mente: è stato un sogno.

Uno dei lavori migliori che puoi fare al mondo è l'allenatore di calcio. Ogni giorno è un giorno piacevole. Certo, non vinci ogni partita e a volte giochi male. Vieni criticato aspramente - ma in realtà non importa. È una gran cosa essere sul campo d'allenamento, parlare ai giocatori e cercare di migliorarli. E quando ci sono 60.000 persone a tifarti, ti danno una spinta incredibile. [...]

Da quando sono stati diagnosticato con un cancro ho avuto la fortuna incredibile di visitare tutti i miei vecchi club. Oltre a ciò, sono stato invitato dal Liverpool e quella è una memoria che conserverò per sempre. È stato bellissimo, ogni secondo. La risposta del pubblico è stata fantastica. Mi ha dato energia e positività. Ho pianto molto negli ultimi due mesi. Sono state lacrime di gioia per lo più. Mi piacerebbe essere ricordato come un allenatore decente che ha dato il suo meglio. Spero gli sia piaciuto avermi come allenatore. Il mio messaggio a tutti sarebbe: non mollare. Non mollare mai. Non mollare mai, è il mio messaggio per la vita. E per favore non scordatevi di questo: la vita va sempre celebrata, sempre."