Questa, ragazzi, è la storia di come Gustav Isaksen si è preso la Lazio. Avevamo detto che Salerno sarebbe potuta essere l’occasione, per lui, per prendersi le luci della ribalta. Alla fine, Sarri ha preferito riproporre Mattia Zaccagni andato poi incontro ad un infortunio che lo ha costretto ieri sera al forfait. E ieri sera, allora stavolta sì, è toccato a Isaksen. Maurizio Sarri lo ha preferito addirittura a Pedro forse perché, dopo la Salernitana, c’è un po’ aria di rinnovamento. E infatti, il tridente è stato cambiato per due terzi: Castellanos ed Isaksen dentro al posto di Zaccagni e Ciro Immobile.
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E poi arriva Gustav: Lazio, visto che Isaksen?
Partenza diesel, poi che show
—Una partenza diesel quella di Isaksen. In effetti, ha dato saggio di essere in serata fin dal primo minuto con qualche interessante progressione. Poi, però, il primo tempo è andato avanti a sprazzi. Pure sprazzi negativi con qualche aggancio sbagliato. Ma nella ripresa è stato poi lui, più di tutti, a mettere la quinta. Largo sulla destra ha seminato il panico con serpentine e movimenti a rientrare che hanno – sempre – messo fuori tempo la difesa del Celtic. E poi c’è la sua doppia firma sul match: la sporca conclusione che ha propiziato la prima rete di Immobile è la sua, così come è suo l’assist geniale per il bellissimo 2-0 di Ciro. Insomma, Isaksen migliore in campo. Le luci della ribalta – stavolta sì – sono tutte sue.
Lazio, Isaksen arma in più
—A questo punto, Maurizio Sarri può essere felice di avere un’arma in più nel suo arsenale. Con Felipe Anderson in difficoltà e Mattia Zaccagni fuori per infortunio questa è, davvero, una bella notizia. I tifosi allo stadio sono rimasti stupiti, è sembrato di rivedere quel giovanotto che ha fatto impazzire – lo scorso anno - Romagnoli e compagni nel doppio confronto d’Europa League. Bene bene, sperando sia solo l’inizio.
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