Continua il casting dell'allenatore della Lazio che verrà, a parte Sarri che sembra essere il prescelto e profilo ideale. Ma se dovesse essere fumata nera, è bene avere un piano B pronto. E in questi giorni sono continuati i colloqui e il casting con diversi allenatori. Dopo aver chiuso la pista Mihajlovic e quella Italiano, con entrambi i tecnici che hanno rispettivamente rinnovato con Bologna e Spezia. Adesso gli ultimi colloqui hanno riguardato Dionisi, Gotti, Liverani e Vitor Pereira. Per quanto riguarda i primi sono le solite voci che si rincorrono da tempo.
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Da Liverani a Gotti, tutte le alternative a Sarri che nessuno vuole
Dionisi e Gotti
Alessio Dionisi è l'emergente che avanza, appena promosso in A con l'Empoli, dimostrando di essere un predestinato e attirando su di sé già alcune big. E' nel mirino anche della Sampdoria ma non è esclusa nemmeno la permanenza in azzurro. Il tecnico si farà e dimostra di poter essere un crack per il futuro, ma forse ancora troppo acerbo per una panchina del genere. D'altronde ha solo 41 anni. Luca Gotti, invece, è più navigato e soprattutto ha tante esperienze da secondo anche di altissimo profilo, come quella al Chelsea con Sarri. Passato in prima squadra con l'Udinese, conducendola a due salvezze tranquille non banali né scontate negli ultimi due anni. Grande tattico e conoscitore di calcio, basti vedere come ha sempre "incartato" la partita alla Lazio con i friulani (una sola vittoria per i capitolini, sofferta, per 0-1 lo scorso marzo più un pareggio e una clamorosa sconfitta).
Liverani e Vitor Pereira
Fabio Liverani è un ex Lazio, dov'è stato tanti anni anche come capitano. In panchina ha fatto bene nelle serie inferiori (vedi salvezza impossibile con la Ternana in B tra le tante), male però in A dove sono arrivati gli esoneri con Genoa e Parma e la retrocessione con il Lecce nel 2019/20. Insomma, non il massimo. Il portoghese Vitor Pereira, invece, è la pista estera. Lo sconosciuto di turno come colpo a sorpresa ogni tanto messo in atto da Tare (vedi Petkovic). Ha avuto comunque una discreta carriera vincendo tanto con il Porto ma anche in Grecia con l'Olympiakos.
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