- Calciomercato
- Squadra
- Lazio Primavera
- Lazio Women
- Coppe Europee
- Coppa Italia
- Video
- Redazione
news
Stefan Radu
Un infortunio lungo un mese. Il problema fisico di Stefan Radu sta diventando quasi un caso. Sarebbe dovuto tornare dopo la sosta per le Nazionali, ma neanche lo stop di due settimane è servito per rimetterlo a disposizione del tecnico Sarri. Il difensore rumeno ha avuto una stagione altalenante, con un avvio in salita e una seconda parte nella quale era riuscito a ritagliarsi un posto in squadra. La sua ultima partita risale al 5 marzo, nella trasferta di Cagliari. Da quel momento in avanti il giocatore non ha più messo piede in campo saltando le tre successive partite di campionato contro Venezia, Roma e Sassuolo.
Il ritorno in campo di Acerbi e Lazzari ha parzialmente risolto la situazione a livello di organico. Ma l’infortunio di Luiz Felipe ha nuovamente ristretto la rosa di Maurizio Sarri che è tornato ad aver gli uomini contati. Fin qui, il problema di Radu non è stato mai chiarito in maniera definitiva. Chi parla di fascite plantare, chi parla di un generico problema alla caviglia. Sta di fatto, che al momento dell’infortunio la gravità del problema non sembrava essere significativa. La giornata di domani - quando la squadra tornerà a Formello per gli allenamenti - sarà significativa per capire anche la situazione del difensore.
I contorni della vicenda somigliano molto al problema affrontato da Senad Lulic nella sua ultima stagione alla Lazio. Non possiamo né confermare, né smentire. Di certo, il recupero è eccessivamente lento, e rischia di mettere a rischio anche il rinnovo contrattuale del giocatore. La lunga assenza dal terreno di gioco - e la carta d’identità un po’ appesantita - stanno orientando l’allenatore e i dirigenti verso scelte diverse. Già nell’estate del 2019 le strade tra il club e il calciatore si erano separate. E soltanto l’insistenza del tecnico Simone Inzaghi, e un mercato piuttosto complicato, spinsero la Lazio a rinnovare il contratto del giocatore. Al momento, il futuro è molto incerto.
© RIPRODUZIONE RISERVATA