Lazio News – L’ingratitudine non paga: Luiz Felipe resta a guardare

Il tecnico Sarri lo esclude dalla formazione. Il giocatore - ormai con la testa altrove - è proiettato già fuori dal progetto laziale

Fuori dalla porta. Fuori dalla formazione titolare. L’esperienza di Luiz Felipe alla Lazio è agli sgoccioli. Altre quattro partite, e poi sarà addio. Tra i calciatori in scadenza, l’addio del brasiliano è quello che fa più male. I dirigenti della Lazio lo avevano scoperto dall’altra parte del mondo, gli avevano dato una possibilità, lo avevano protetto dandogli il tempo di crescere. E alla fine, lo avevano promosso alla Lazio facendolo salire sul palcoscenico del calcio che conta. Le sue prime stagioni in biancocelesti sono state incoraggianti, ma mai esaltanti, a causa dei problemi fisici che talvolta lo lasciavano fermo ai box.

Una condizione fisica approssimativa - quella di Luiz Felipe nelle prime stagioni laziali - che spesso lo ha lasciato fuori dalla lista dei calciatori disponibili. La Lazio lo ha curato ogni qual volta ce n’era bisogno. Lo ha aspettato quando ha deciso di sottoporsi a un intervento chirurgico. Ha seguito con apprensione la sua riabilitazione, il suo recupero, il suo ritorno in squadra. I dirigenti del club gli sono stati particolarmente vicini anche quando - per motivi personali - il calciatore ha attraversato momenti piuttosto delicati. La Lazio era lì, i dirigenti erano lì, per supportarlo, per incoraggiarlo, per spingerlo a fare sempre meglio in vista di nuovi traguardi professionali.

La Lazio, dopo aver messo il proprio giocatore nelle migliori condizioni, ha proposto a Luiz Felipe un rinnovo di contratto, con un adeguamento economico significativo. Risultato? Nessuno. Il giocatore prima ha tentennato, poi ha deciso di guardarsi intorno, infine ha scelto di intraprendere un’altra avventura. I dirigenti ci sono rimasti male, non tanto per il valore in sé del calciatore, quanto per l’ingratitudine mostrata al club e al Presidente Lotito. Contro lo Spezia Luiz Felipe si guarderà la partita dalla panchina, perché quando Sarri lo ha chiamato in causa contro il Milan ha dimostrato di avere la testa già altrove. Rimpianti? Nessuno. Soltanto un po’ di amarezza, generata dalla sua ingratitudine.