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Delio Rossi
L'ex tecnico della Lazio Delio Rossi è intervenuto durante la trasmissione "Quelli della libertà" in onda tutte le sere dalle ore 18:30 alle 20:00 su Cittaceleste TV e Radiosei.
"Analogie tattiche tra la mia Lazio e questa? No, non vedo analogie. Noi venivamo dopo la Lazio di Cragnotti e negli occhi della gente c'era il fatto che i migliori giocatori giocassero nella Lazio oltre che erano abitati a un trend diverso. Noi dovevamo sanare un bilancio, fare scommesse. Dal punto di vista tattico le squadre sono entrambe propositive ma è difficile fare analogie in epoche diverse. La cosa migliore e la peggiore della Lazio? Devo dire che non l'ho vista tanto, ma la serenità che ha mi piace, oltre che l'integrazione dei due davanti: perché sono due punte ma non due centravanti puri. Non sono giocatori che non riescono a fare reparti da solo e per questo il loro gioco di coppia si esalta bene. La cosa che mi piace di meno forse è che non c'è tanta qualità in mezzo al campo. Serve un giocatore che sappia interdire. Tavares? Dobbiamo ancora aspettare un po', nel nostro calcio c'è troppa frenesia, dopo 3 giornate si giudicano le squadra.
Per dare un giudizio veritiero dobbiamo aspettare almeno la decima giornata. Mi sembra però un giocatore molto interessante, ma va visto nel medio-lungo periodo. Ha delle caratteristiche tali però che non si vedono spesso, specialmente in quel ruolo. Che stagione sarà? io penso che nel lungo periodo le sorprese non ci saranno: Penso che lo scudetto se lo contenderanno il Napoli, che è la mia favorita, l'Inter e la Juve. Però il Napoli non ha le coppe e ha un allenatore particolare, che dove va si fa comprare 7/8 giocatori, si porta lo staff e i dirigenti. Conte Re Mida? Re Mida trasformare le cose in oro, mi sembra più Re Mida Baroni di Conte per esempio, cui è stato fatto un mercato da 150 milioni. Nel calcio non ci si inventa niente, si può migliorare però. Si sta abbandona la costruzione dal basso perché anche lì in discorso di costi e benefici, se sono più i rischi che corri secondo me non ha senso, poi dipende dalla squadra. Dove può arrivare la Lazio? Secondo me se fa bene può arrivare tra le prime quattro, se fa male arriva ottava. È quello il range della Lazio".
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