Delio Rossi: “L’Atalanta va a mille ma la Lazio può fermarla. Su Isaksen…”

È il giorno di Atalanta-Lazio. Al Gewiss Stadium di Bergamo i biancocelesti si giocano uno scontro diretto importante per le proprie ambizioni stagionali. Dall'altra parte troveranno una squadra in forma che non perde da cinque sfide in casa. Sulla partita in scena alle 18:00 ha espresso le proprie sensazioni l'ex tecnico proprio di Lazio e Atalanta Delio Rossi, intervistato dalle colonne de La Gazzetta dello Sport.

Chi arriva meglio a questo scontro diretto?

“L’Atalanta sta decisamente bene e mi sembra attraversi uno di quei momenti in cui è davvero complicato tenerle testa. Però la Lazio ha le armi per riuscirci, anche se quest’ anno procede tra alti e bassi”.

Partita bloccata vista l’importanza della posta in palio?

“No, non credo proprio. Gasperini e Sarri non sono allenatori speculativi. Sarà un match aperto. L’Atalanta proverà a imporre il suo gioco, la Lazio cercherà di sfruttare gli spazi che potrebbero aprirsi e con i quali i suoi uomini vanno a nozze”.

Quali duelli peseranno di più?

“Tutti. Perché l’Atalanta è una squadra che accetta sempre l’uno contro uno. Pertanto qualsiasi duello può essere determinante, nel bene e nel male”.

Sarà uno spareggio decisivo per la Champions?

“No, manca ancora tanto e sono molte le squadre che ambiscono al quarto posto. La differenza la faranno le coppe. Non tutte hanno un organico attrezzato per reggere il doppio impegno”.

Atalanta e Lazio come sono messe da questo punto di vista?

“Abbastanza bene. E infatti sono convinto che entrambe lotteranno fino alla fine per il quarto posto. Hanno una rosa e un’organizzazione di gioco che sono delle garanzie”.

L’Atalanta cambia i giocatori, ma è sempre protagonista.

“Il lavoro fatto bene premia sempre. Da anni a Bergamo sono bravissimi a pescare i giocatori giusti, che poi rivendono al doppio. E c’è un allenatore capace come pochi di valorizzare i giocatori che ha. Basta vedere il lavoro che sta facendo con De Ketelaere quest’anno”.

E la Lazio?

“L’anno scorso ha fatto un campionato straordinario e quest’anno ne sta un po’ pagando le conseguenze. Nel senso che alcuni uomini che nello scorso campionato hanno fatto la differenza, adesso non si stanno ripetendo sugli stessi livelli. Però, pur avendo un po’ di problemi, in particolare la difficoltà a far gol, la squadra di Sarri è lì e può ancora crescere. Specie se Isaksen, che ha un potenziale enorme, troverà un po’ di continuità”.

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