La Lazio dovrà cambiare guida tecnica dalla prossima stagione, ma è ancora presto per capire chi sarà il nuovo allenatore. Lotitoha indetto un vero e proprio casting, con tante proposte al vaglio. Al momento quelli che sembrano più probabili o comunque di cui si discute di più nelle ultime ore sono Maurizio Sarri e Andrè Villas-Boas. Più defilato Sinisa Mihajlovic. Andiamo a vedere, dunque, un po' di carriera e modi di giocare di questi tecnici, escluso Sarri di cui abbiamo trattato a parte. Per quanto riguarda il portoghese, invece, non ha mai allenato in Italia. Una carriera da vice-Mourinho, per poi staccarsi e diventare protagonista con il Porto (vince tutto in patria più l'Europa League nel primo anno), tanto che gli vale l'appellativo di "nuovo Mourinho" o "Special Two". Il resto però non è all'altezza del prologo, con esperienze in chiaroscuro al Tottenham, Chelsea e l'ultima a Marsiglia. Per quanto riguarda Sinisa, invece, sappiamo già tutto: laziale dentro e fuori dal campo, dopo una grande carriera ha allenato un po' ovunque in serie A. Fiorentina, Catania, Sampdoria, Milan, Torino e ora Bologna. Dov'è da due anni e mezzo, e ha affrontato (e sconfitto) anche una brutta battaglia contro la leucemia.
news
Mihajlovic, Italiano, Villas-Boas quanti profili da valutare: l’analisi
Altri outsider
Tra gli outsider c'è sicuramente Luca Gotti, tecnico che in passato ha fatto a lungo da secondo (anche proprio a Sarri) e passato in prima squadra proprio nell'ultima esperienza fatta ad Udine con i friulani nell'ultimo anno e mezzo. Grande esperto e conoscitore di tattica. Un altro dei profili è Vincenzo Italiano, che da giorni prende tempo con lo Spezia per il rinnovo: attende una chiamata da una big? Di sicuro ha compiuto un miracolo con i liguri, prima portandoli in A, e poi salvandoli in questa stagione, giocando un grande calcio e rischiando quasi mai la zona rossa. Ma anche prima di queste due annate si era messo in luce portano dalla C alla B il Trapani. Chiude il quadro Andrea Pirlo, scottato dalla primissima esperienza in panchina alla Juventus. Magari affidare sin da subito una Ferrari come il club bianconero ad un tecnico emergente è stato un azzardo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA