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Casini: “Errore penalizzare società sane per difficoltà di cassa. La Lazio…”

redazionecittaceleste

Oggi il Consiglio Federale voterà la decisione: la Lega Calcio è contraria, si va verso lo scontro tra Gravina e Lotito

AGGIORNAMENTO 19 MARZO ORE 10:45 - Si presenta con una lunga intervista sulle pagine del CorSport il nuovo presidente della Lega Serie A Lorenzo Casini. Che, con l’occasione, fa chiarezza anche riguardo le voci su ipotetici rischi diesclusionedalcampionato per l’indice liquidità. Queste le sue parole. “Ringrazio i club che mi hanno votato, ma non sono il riferimento di una maggioranza bensì di tutta la Serie A. L’indice di liquidità? Siamo in una fase di post-emergenza. Ci vuole gradualità, l’obiettivo è di puntare alla sostenibilità finanziaria. La liquidità però non può essere un elemento esclusivo, per il quale società sane dal punto di vista patrimoniale rischiano di essere penalizzate per una temporanea difficoltà di cassa. Non mi risulta che Lazio, Samp o Genoa rischino l’esclusione. Anche perché non ci sono dati aggiornati. Riferimenti non verificati a a singole società possono causare solo danni d’immagine e allarmi ingiustificati”.

AGGIORNAMENTO ORE 13:45 - Ora è ufficiale. La proposta del presidente della FIGC Gabriele Gravina è passata nel Consiglio Federale. Dalla prossima stagione l'indice di liquidità sarà il parametro che determinerà l'iscrizione o l'esclusione dei club al campionato.

La resa dei conti è vicina. Da una parte c’è il presidente della Lazio Claudio Lotito, dall’altra il presidente della Figc Gabriele Gravina. Ne resterà soltanto uno. Il braccio di ferro tra i due protagonisti va avanti da tempo, ma nei prossimi mesi uno, o l’altro, potrebbero aggiudicarsi definitivamente la partita. Fra dieci giorni l’Italia si gioca la qualificazione ai prossimi Mondiali. Un insuccesso porrebbe il presidente federale in una posizione alquanto scomoda. Ma Gravina ha già affermato ai quattro venti che resterebbe in ogni caso in carica, dissuadendo le illusorie speranze dei suoi nemici. Ma un conto è dirlo, un altro è farlo, sostenendo il peso della critica davanti a un evento - eventuale evento - mai accaduto nella storia del calcio italiano.

Tra coloro che attendono sul greto del fiume c’è il presidente della Lazio Claudio Lotito. La Figc gli ha bloccato il mercato in due occasioni negli ultimi otto mesi. Il club ha un indice di liquidità negativo. Per poter fare acquisti sul mercato, la Lazio dovrà vendere. Oppure fare un congruo aumento di capitale per riportare in equilibrio tale indice. Il problema è anche il calciomercato, ma non solo il calciomercato. Dalla prossima stagione, infatti, Gravina vorrebbe legare l’indice di liquidità all’iscrizione ai campionati. E da quanto emerge da un articolo pubblicato in data odierna su La Repubblica, il club biancoceleste attualmente non potrebbe essere iscritto al prossimo campionato di serie A senza un intervento finanziario considerevole.

Oggi andrà in scena un Consiglio Federale decisivo. Il nuovo presidente della Lega Lorenzo Casini ha chiesto il rinvio della votazione: non verrà accontentato. Tra l’altro, Casini non potrà votare, la sua nomina non è stata ratificata. Oltre alla Lazio, ci sono almeno altri cinque club con problemi analoghi. L’obiettivo è quello di far tornare sui propri passi Gravina, che tuttavia sembra orientato a tirar dritto. Il parametro per iscriversi al prossimo campionato oscillerà tra 0,6 e 0,7. L’indice di liquidità sarà di anno in anno più stringente, fino ad avvicinarsi al parametro di 1: ovvero, i ricavi dovranno coprire per intero le spese del club. Le strade sono due: o si vendono i giocatori, o si fa un aumento di capitale.