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L'esultanza della Lazio
Non è mai stato un segreto che l’arrivo di Maurizio Sarri sulla panchina della Lazio avrebbe rappresentato una svolta epocale. Il cambio modulo è solo la punta dell’iceberg dei numerosi cambiamenti apportati dal tecnico biancoceleste al modo di essere di Immobile e compagni. È una nuova filosofia, fatta di dominio territoriale e controllo del pallone, quella che sta pian piano prendendo piede a Formello. E i primi, incoraggianti segnali arrivano anche da un rapido sguardo alle statistiche.
Partiamo dai dati relativi ai chilometri percorsi. Tra le venti squadre di Serie A, la Lazio è quella che ha percorso più strada. Forse, non sempre nel migliore dei modi. E probabilmente in questo dato c’è anche l’influenza delle corse a vuoto in questo avvio, con i giocatori alla ricerca della migliore posizione in campo. Ma allo stesso tempo c’è tanta sostanza, tanto sacrificio dell’intera squadra, che sta imparando a muoversi secondo quelle che sono le linee guida del proprio allenatore. Sono 112,2 i chilometri percorsi in media a partita dalla Lazio. Quasi 2 in più dell’Empoli secondo in classifica e addirittura quasi 10 rispetto allo Spezia ultimo.
Al di là di questo, però, è un altro il dato che rende davvero l’idea del cambiamento. Si fa riferimento ovviamente alla statistica sul possesso palla, anche in questo caso guidata dai biancocelesti. Sono 29,55 - in media - i minuti di possesso a partita per la Lazio, con il Sassuolo secondo lontano più di un minuto. Di questi, 17,36 sono quelli passati nella propria metà campo: anche in questo caso, un altro primato. Quinto posto invece, con 12,19 minuti, per quanto riguarda il possesso nella metà campo avversaria. Oltre alla quantità, quindi, anche la qualità. Il tutto con un ultimo dato significativo: dopo l’Empoli, la Lazio è la squadra che gioca più minuti effettivi in una partita: sono 54,30, contro un totale medio di 95,45. Il riposo dei biancocelesti arriva grazie al possesso palla nella propria metà campo.
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