Nelle ore precedenti al fischio d'inizio di Udinese-Lazio, i microfoni ufficiali del club bianconero hanno scambiato alcune parole con il tecnico Gabriele Cioffi. Il mister della compagine friulana, subentrato a Luca Gotti a stagione in corso, in settimana aveva già parlato della sfida e lo aveva fatto per le colonne della Gazzetta dello Sport. Per l'occasione il mister aveva ribadito che l'obiettivo dei suoi è la salvezza. Tra loro e il raggiungimento di tale risultato, però, ci sarà di mezzo anche la compagine biancoceleste. Tra le serie candidate per un posto in Champions League. Insomma, i presupposti per vedere una gara interessante ci sono tutti. Queste le parole del tecnico dell'Udinese:
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Udinese-Lazio, Cioffi: “Mi aspetto una gara simile a quella dell’Olimpico”
Le parole in conferenza stampa di Gabriele Cioffi. Tecnico dell'Udinese prossimo avversario della Lazio in campionato
Cioffi commenta la sfida
"Non cercare riscatto non sarebbe da uomini di sport. Veniamo da una settimana anomala dove ci hanno tolto sei punti: tre dal Verona e tre dalla giustizia sportiva. Tuttavia, non è mio compito entrare nel merito. Sarà nostro dovere giocare la partita rinviata. Contro l'Hellas abbiamo giocato bene, ma onore a loro perché hanno ottenuto il massimo dalla finalizzazioni. Cosa che noi non siamo riusciti a fare. L'Udinese ha comunque un'identità di gioco ben definita. Nuytinck è per noi molto importante. Purtroppo, però, è indietro fisicamente e non sarà della partita. Mentre Udogie lo abbiamo recupero all'ultimo e sarà dei nostri. Torna anche Zeegelaar dopo un affaticamento al flessore. Pure Pereyra sta bene".
Un pensiero sulla Lazio
"Contro la Lazio mi aspetto una gara simile a quella dell'Olimpico. Sarri fa giocare così le sue squadre: con palleggio e con una costruzione manovrata. I biancocelesti restano forti nonostante le assenze. Un club che merita di stare al vertice. Sarà per noi una partita difficile dove dovremo fare tutto bene. Si sono confermati tra i club migliori del campionato negli ultimi anni e sono abituati a giocare in più competizioni".
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