IL COMMENTO – Roma-Lazio, un derby perso prima di giocarlo

La Lazio perde malamente il derby e subisce il controsorpasso in classifica. Un derby giocato male, ma ancor prima preparato male. Pur avendo avuto una settimana di tempo, e quattro giorni in più dei rivali, i biancocelesti hanno approcciato nel peggiore dei modi. Il gol subito dopo cinquantasette secondi ha indirizzato la partita. Ma la Lazio, in partita, non c'è mai entrata. Neanche quando - costretta a recuperare un passivo di due gol - ha scelto di mettere il pallone fuori rinunciando a una momentanea superiorità numerica. In quel momento, la squadra ha dimostrato di essere distante anni luce dallo spirito che da sempre ha contraddistinto questa sfida cittadina. Dopo la bambola del primo tempo, la Lazio ha provato a giocare a calcio, senza ottenere risultati concreti.

L'avvio della partita è traumatico. Acerbi regala un corner ai giallorossi indugiando troppo nel rilancio. Dalla bandierina Pellegrini calcia direttamente in porta. Strakosha si addormenta. Il rimbalzo finisce addosso ad Abraham. Palla in rete. La Lazio prova a replicare. Ibanez rifila una gomitata in area a Milinkovic: sarebbe rigore. Irrati non viene neanche richiamato al Var. Il serbo è fuori dal campo, sanguinante. La squadra di Sarri prova a reagire con poca convinzione, mentre la Roma trova lo spunti per raddoppiare. Solita dormita di Hysaj, Acerbi e Luiz Felipe si perdono Abraham che segna a porta vuota. La Lazio è in barca, troppi errori individuali. Non cerca neanche l'episodio per riaprire la partita, mentre la Roma trova il terzo gol su punizione di Pellegrini.

Nel secondo tempo, come da copione, la Roma ha giocato per conservare l'ampio vantaggio guadagnato nella prima parte. La Lazio ha cercato senza esito di impensierire il portiere romanista. Immobile ha cercato - senza fortuna - la via del gol. La reazione della squadra di Sarri è stata fin troppo ragionata. Nelle giocate c'era troppa testa e poco cuore. L'ingresso di Lazzari non ha aggiunto nulla alla manovra laziale. La Roma ha sfiorato il quarto gol, ancora con Abraham. Ma sinceramente, sarebbe stato un premio eccessivo.