Lazio e Cluj non si fanno male in una gara brutta, che lascia pochi spunti se non la consapevolezza che questa Lazio sa centrare l’obiettivo anche se in estrema difficoltà. Al termine della gara, intanto, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico della Lazio Maurizio Sarri. Queste le sue parole.
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Cluj-Lazio, Sarri in conferenza: “Questo non è calcio, squadra bravissima”
Complimenti per la qualificazione. Ma la squadra ha fatto fatica a trovare il gol, può diventare un problema?
“Penso che su questo terreno segnare oggi era difficile anche con le mani. Questo non è calcio, ha solo delle somiglianze. Penso che la squadra sia stata bravissima a giocare un altro sport con un pallone incontrollabile e a farlo con grande applicazione”.
Un commento su Luka Romero?
“Va dentro assatanato, non ha tanti centimetri ma a livello di determinazione non si tira indietro, è un ragazzo di completo affidamento”.
Quanto è un valore aggiunto saper cambiare pelle?
“Non c’erano molte altre soluzioni, ogni scambio da dietro era pericoloso e ti ritrovi l’avversario addosso. Quando ieri sera ho visto le condizioni del terreno di gioco ho capito cosa sarebbe venuto fuori e ho messo Vecino”.
Cosa manca a Petrescu per la Serie A? La Lazio è interessante a Krasniqi?
“Non lo so, va chiesto al ds. è interessante, pensavo fosse sinceramente un po’ più giovane. A Petrescu non manca nulla, può allenare in Serie A dal punto di vista di intensità. Probabilmente ha bisogno di un pizzico di qualità in più”.
Ha detto che i calciatori che giocano meno devono dare risposte in allenamento. Oggi però hanno giocato in molti, ha avuto conferme?
“Romero ha fatto una buona partita, Gila è da valutare in gare pulite in cui bisogna uscire da dietro e saper impostare puliti. Sembra saperlo fare anche se a volte rischia troppo. Però è una buona conferma considerando che lo scorso anno giocava nella terza serie spagnola. Ci dà sensazioni di crescita”.
Le è piaciuto l’approccio?
“Buonissima partita a livello mentale. Abbiamo giocato uno sport che non è abitualmente il nostro e i ragazzi l’hanno fatto applicandosi e giocando nello sporco. Da questo punto di vista sono contento”.
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