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Clamoroso Rocchi, nega l’evidenza e si contraddice: “Rosso sì, ma il Var non sbaglia”

Gianluca Rocchi
Il designatore arbitrale dà la sua personale e contraddittoria spiegazione dell'episodio tra Douglas Luiz e Patric durante Juventus-Lazio
Michele Cerrotta

Clamoroso Gianluca Rocchi. Non che sia una novità: siamo abituati a vedere il designatore negare l’evidenza, che si tratti di Lazio o di altre squadre. Ciò che conta è difendere la classe arbitrale, sacrificando magari il malcapitato di turno. Che, in questo caso, prende il nome di Juan Luca Sacchi. Colpevole, in poche parole, di non aver espulso Douglas Luiz dopo il colpo a Patric. Assolto, però, il Var nel più classico dei controsensi di ogni domenica sera. Questa, infatti, la spiegazione data dal designatore a Open Var: “Sicuramente non è fortuito, sicuramente non ci piacciono certi comportamenti. Fosse stato espulso in campo nessuno avrebbe detto niente. Era successo anche qualche giornata fa in un Empoli-Juventus.

Anche in questo caso capisco la difficoltà del Var, che è abbastanza veloce nella valutazione perché dà priorità all’intensità del colpo. Non punisce il gesto, ma va sull’intensità del colpo. È una decisione che posso capire, ma vi dico la verità: questi atteggiamenti non ci piacciono e lo dirò ai ragazzi. Capisco il non intervento, ma ribadisco ai giocatori e alle società che questi comportamenti non c’entrano niente con lo spirito sportivo. Dobbiamo essere attenti nel riconoscerli. Non è un colpo così chiaro altrimenti parlerei di un errore chiaro al 100%. C’è una parte di interpretazione perché siamo di fronte a una mezza spinta, non un colpo secco. Ma è un gesto che non ci piace. Sicuramente manca un giallo, ma un rosso non mi avrebbe scandalizzato”.