Champions League, la Lazio studia il Bayern: oggi il Mondiale per Club

ROMA - Martedì 23 febbraio la Lazio giocherà contro il Bayern Monaco la prima sfida valida per gli ottavi di finale di Champions League. La gara d'andata verrà giocata allo Stadio Olimpico di Roma e, dopo tre settimane, più precisamente il 17 marzo, si disputerà la sfida di ritorno. In meno di un mese i biancocelesti sapranno la verità su di sé. Gli uomini di mister Simone Inzaghi hanno disputato un girone eccezionale ma per loro sfortuna sono stati abbinati alla compagine più forte d'Europa. Che nelle prossime ore potrebbe diventare persino il club più forte del mondo. Dopo aver infatti alzato la coppa dalla grandi orecchie al termine della scorsa stagione, i bavaresi si sono qualificati per il Mondiale per Club. Stessa manifestazione che una volta veniva chiamata Coppa Intercontinentale. stasera, alle 19:00 ora italiana, i tedeschi se la vedranno con i messicani del Trigres.

LA LAZIO - Dal suo canto la Lazio non ha molto altro da chiedere alla Champions League. Aver superato un girone difficile ed essersi qualificati tra i migliori sedici club, è certamente un risultato di tutto rispetto considerando gli anni di assenza nell'Europa che conta. Tuttavia, non avendo niente da perdere, i biancocelesti vorranno dimostrare ancora una volta il loro valore in campo internazionale. Giocatori come Sergej Milinkovic-Savic oppure Luis Alberto, non vedono l'ora di tornare a misurarsi con i più grandi del continente. Per non parlare di Ciro Immobile, fresco vincitore della Scarpa d'Oro, che sfiderà a distanza il collega Robert Lewandowski. Il polacco non ha digerito alcune decisioni inerenti alla vecchia stagione e potrebbe sfruttare il campo per imporsi nel faccia a faccia.

IL CAMPIONATO - Ad oggi la Lazio in campionato sta facendo grandi cose: dopo l'avvio incerto, King Ciro e i suoi compagni sono riusciti a risalire la classifica. Merito soprattutto delle sei vittore consecutive in Serie A. Domenica sera ci sarà la sfida con i nerazzurri di Antonio Conte, fare risultato sarebbe un'ulteriore iniezione di fiducia.