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Cesari: “Pairetto per Lazio-Napoli? Arbitro altalenante. E col Parma…”

Graziano Cesari
L'opinione dell’ex arbitro sulle recenti situazioni che hanno visto coinvolti i biancocelesti e sul fischietto designato per la gara di domani
Stefania Palminteri Redattore 

È intervenuto ai microfoni di Radiosei l’ex arbitro Graziano Cesari. La sua opinione sulle situazioni che hanno visto penalizzata la Lazio con Ludogorets e Parma, ma anche un’opinione su Pairetto che dirigerà la gara dei biancocelesti col Napoli: queste le sue parole. “Parma-Lazio ed il gol di Rovella annullato? Penso che il calcio sia uno sport di contatto, soprattutto quando un arbitro ha la possibilità di vedere bene da una ridotta distanza.

Condizione migliore per giudicare anche la misura del contatto ed allora perché il VAR deve intervenire? Secondo me non è il gol non è da annullare, andava legittimata la decisione del campo. Paterna al VAR non doveva proprio intervenire perché quello non è un chiaro ed evidente errore. Non c’era motivo di cambiare decisione, completamento fuori luogo. Il calcio di rigore su Zaccagni non c’è mai, non vorrei che Zufferli sia stato condizionato dalla precedente situazione che ha penalizzato la Lazio. Questo dimostrerebbe il condizionamento del Var sul direttore di gara e sulla partita.

Era iniziata una nuova giocata dopo il contatto che ha portato all’annullamento? C’è chi dice intervento accidentale, chi sostiene il contrario. Tutto troppo soggettivo e discrezionale, una cosa semplice come il calcio è diventato difficile. Gli arbitri fanno fatica a prendere subito confidenza con i continui cambi di regolamento. Qui si tratta di avere dei compiti ben precisi che vanno rispettato. L’arbitro in campo deve giudicare e prendere decisioni. Poi, in caso di errori grossolani, deve intervenire l’assistente al VAR per correggere lo sbaglio. Il regolamento sta cambiando e si sta adattando al comportamento in campo ed alle proteste. Tutto il contrario con i presupposti iniziali del regolamento.

Una categoria arbitrale muore nel momento in cui il tecnico dice dopo la partita di non voler assolutamente parlare del direttore di gara. Caso di Baroni dopo Parma. Lazio-Ludogorets? Meglio che non parlo, faccio come Baroni (ride, ndr). L’arbitro è stato una testuggine, mettiamola così. Pairetto per Lazio-Napoli? Ha un comportamento altalenante, non si sa mai se la sua serata sia giusta o sbagliata. Mai continuativo, se la gara diventa un po’ più dura non riesce a fare spesso il cambio di marcia”.