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Maurizio Sarri
Ripartire dal gol di Provedel e cercare l'impresa al Celtic Park. Questa sera la Lazio riprenderà il proprio cammino in Champions League e lo farà nell'infuocata cornice di Glasgow. L'importanza della gara è storia nota e, ai microfoni di Sky Sport, il tecnico Maurizio Sarri ha raccontato le sensazioni in vista della gara.
"Segnali? Non mi aspetto nessun segnale, mi aspetterei di fare risultato. In questo momento abbiamo momento di un risultato per la la classifica del girone. Penso che soprattutto l'impatto sarà molto difficile perché per loro è la prima in casa in Champions, vengono da una partita persa in maniera abbastanza discutibile dove avano fatto un ottimo primo tempo e poi sono rimasti in 10. Il Celtic è una squadra con un dinamismo e un'intensità straordinaria quindi bisogna essere attenti all'approccio alla partita. Molto attenti. La Champions un lusso? Noi ce la siamo guadagnata e ce lo possiamo permettere in questo momento, poi se mi chiedi se possiamo essere competitivi in Champions ti dico sulla carta no però poi vediamo step by step. Intanto pensiamo a mettere punti in classifica per essere competitivi nel girone.
Il problema sono i gol fatti ma anche quelli subiti, non è che abbiamo un solo tipo di problema. Se vede i nostri numeri sono spesso in equilibrio ma facciamo poco male quando abbiamo in mano la partita, anche in lunghi periodi, e subiamo nei momenti in cui perdiamo di mano la gara. Il problema ora è duplice, non possiamo gettare la croce addosso solo al reparto offensivo perché non è così. Cambi visto il calenario fitto? Se continua così io sto pensando che voglio smettere, questo non è più un calcio che mi diverte. Io mi sveglio la mattina non mi ricordo neanche con chi si gioca dopo 60 ore. Questo è un delirio non mi appartiene, ma in questo periodo facciamo sempre dei cambi e continueremo penso così anche se ora non ho deciso chi gioca. Società? Io vedo tutti i giorni Angelo (Fabiani ndr) e parlo tutti i giorni con lui. Lui per me rappresenta la società".
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