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Celtic-Lazio, Sarri in conferenza: “Sento dire che siamo da Eccellenza, eppure…”

Michele Cerrotta

Il tecnico biancoceleste al termine della seconda giornata di Champions interviene in conferenza stampa per analizzare la vittoria dei suoi

Ancora allo scadere, ancora apoteosi. La Lazio torna a vincere in Europa e lo fa grazie al gol allo scadere di Pedro, che emula le gesta di Provedel e regala ai biancocelesti punti pesantissimi. Al termine della gara, intanto, è intervenuto in conferenza stampa l'allenatore della LazioMaurizio Sarri. Queste le sue parole.

La Lazio non vinceva in trasferta in Champions da vent’anni, oggi ha dimostrato gran carattere.

Dopo vent’anni siamo arrivati secondi, dopo vent’anni abbiamo rivinto in Champions. Eppure secondo la maggior parte di voi siamo una squadra di Eccellenza. Oggi era una gara difficile, come avevamo detto ieri non si affrontava la tipica squadra anglosassone. È una squadra di grande rapidità e tecnica, il gol che hanno fatto ne è la dimostrazione con grandi scambi in velocità. E dentro questo stadio con 60mila persone non è facile rialzare la testa”.

Crede che fino a questo momento i giudizi dati sulla stagione della Lazio siano ingenerosi per quanto fatto? Luis Alberto e Immobile sono stati sostituiti anche per i prossimi appuntamenti?

Penso di sì. Abbiamo la grande responsabilità di aver fallito le prime due partite, poi ce la siamo giocata alla pari con tutti. Abbiamo perso a Torino e a Milano, ma sono due stadi in cui ci sta di perdere. Poi uno guarda la classifica ed è preoccupante, ma non ce ne importa un granché: non è un problema. Voi siete liberissimi di scrivere tutto quello che ritenete giusto: non è una polemica. I cambi sono stati fatti quando ho visto la squadra flettere fisicamente. Ho pensato di togliere Luis non perché stesse facendo male ma perché ha accumulato più minuti di tutti e si è cercato di salvaguardargli gli ultimi minuti che potevano essere pesanti”.

Quale è stata la sua emozione al gol di Pedro?

Se eravamo al bar ti raccontavo le sensazioni che mi dà fare un gol al 96esimo, ma qui non te lo posso dire (ride, ndr)”.

I due gol oltre il 90’ in Champions danno anche una risposta sul carattere e l’anima del gruppo?

Io l’ho sempre detto che questo è un gruppo che è anche bello da allenare, ma praticamente non ci stiamo neanche più allenando. Il gruppo è solido e deve ritrovare certe cose che inconsciamente in campionato abbiamo un attimo perso e che ritroviamo in Europa. Abbiamo troppi giocatori della vecchia guarda che al momento rendono meno rispetto alla stagione scorsa. Tutto può avvenire a livello inconscio, ma può trattarsi anche di una sorta di appagamento che viene superato in queste grandi partite. C’è da fare questo lavoro perché la classifica del campionato non ci sta bene. Se è una delle cose che non ho detto ieri? Sì, ma non l’unica. E le altre non ve le dico neanche stasera (ride, ndr)”.

Con Castellanos non vedremo più Felipe al posto di Immobile?

Al momento abbiamo bisogno di Felipe per vie esterne. Ha una grande qualità: quando fa grandi partite offensive ve ne accorgete tutti, ma lui fa anche grandi partite a livello difensivo. E quando è uscito oggi siamo andati un po’ in difficoltà. Poi in caso di bisogno lo useremo anche al centro dell'attacco”.

Cosa ti è piaciuto e cosa no stasera?

Mi è piaciuto che dopo aver preso gol in uno stadio e contro una squadra così abbiamo ripreso in mano la gara e l’abbiamo tenuta in mano fino al 70’. Non mi è piaciuto che di fronte alle difficoltà degli ultimi venti minuti ho avuto la sensazione di timore a giocare la palla da dietro”.


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