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Castrovilli si presenta: “La Lazio per me significa rinascita. Ai tifosi dico…”

Castrovilli
Il quinto acquisto dell'estate biancoceleste, arrivato due giorni fa ad Auronzo di Cadore, si presenta ai suoi nuovi tifosi: le sue parole
Edoardo Pettinelli Redattore 

Arrivato a parametro zero come quinto colpo di mercato dell'estate della Lazio ma, soprattutto, come occasione di mercato. Per Gaetano Castrovilli un anno di contratto con opzione per altre due stagioni vincolata alle presenze che l'ex Fiorentina metterà insieme nella prossima annata. Il centrocampista si presenta così ai suoi nuovi tifosi tramite i microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste:

"Sono Gaetano Castrovilli e sono un nuovo giocatore della Lazio. Questo trasferimento per me significa rinascita perché dopo due anni di buio sento delle sensazioni molto positive e ho voluto fortemente la Lazio. L'ho detto più volte al mio procuratore e sono molto felice di essere qui. Dentro di me ho una scintilla da cui voglio che nasca il fuoco. Ho tanti obiettivi che voglio raggiungere ma il primo è quello di far contenti i tifosi della Lazio. Voglio far bene con la mia nuova squadra e poi anche di riprendermi la nazionale. Il mister lo scorso anno lo abbiamo affrontato a Verona, ho visto che lui gioca molto sulle pressioni, fa un ottimo gioco che a me piace perché vuole che la squadra giochi e che abbia un'identità e se una squadra ha voglia di giocare a calcio e ha identità i talenti si vedono di più. Io mi riputo un giocatore tecnico e quindi penso che possa esaltare le mie caratteristiche.

Sono un ragazzo timido quindi ho tenuto tante emozioni dentro ma alla firma mi sono liberato. Ho incontrato Mattia Zaccagni in aeroporto e ho trovato un gruppo fantastico, ma non solo per i miei compagni anche chi sta dietro le quinte. Uno che ho sempre ammirato è Rocchi, non rispecchia il mio ruolo ma l'ho sempre visto come un simbolo della Lazio. Il 22 l'ho scelto per Kaka e anche per mio figlio perché è nato il 4 febbraio e quindi 2+2 uguale 4. Sono innamorato dei bambini e ora che ne è arrivato uno a me è stata un'emozione incredibile. Mia moglie e mio figlio dopo il secondo infortunio mi hanno dato una grande forza perché è stato molto difficile ma grazie a loro sono riuscito a scavalcare quest'ostacolo che era diventato veramente gigantesco. Io prima danzavo, facevo danza classica e in tanti mi dicono che in campo quando mi muovo sembro un ballerino. La danza mi ha aiutato molto con la coordinazione. Prometto di impegnarmi sempre, di sudare per questa maglia perché l'ho voluta fortemente e sono pronto a dare tutto per questo maglia. Spero di fare un grande campionato, io e i miei compagni".