Il futuro di Lotito si decide presso il Coni. Perché, non troppo a sorpresa, la Corte d’Appello inasprisce la sua pena a 12 mesi per il caso tamponi. Con questa sentenza di secondo grado, il presidente della Lazio sarebbe fuori da tutte le cariche federali per i prossimi 10 anni. Aveva già due mesi di squalifica accumulati, il Tribunale Federale ne aveva comminati sette per «un’omessa vigilanza» sui propri medici. Ma la Procura Federale, venerdì in dibattimento per poco più di un’ora, ha insistito sui 13 mesi e 10 giorni richiesti. Lotito era già pessimista nei giorni precedenti, era convinto che Gravina gliel’avrebbe fatta pagare a tutti i costi e mugugnava da tempo circa l’ostilità del presidente della Corte Torsello nei suoi confronti. Anche se il suo avvocato Gentile aveva mostrato ottimismo ai nostri microfoni alla fine dell’udienza: «E’ stato irreprensibile il comportamento dei giudici. Nonostante la nostra memoria difensiva più che esaustiva, abbiamo potuto esporre a lungo le nostre ragioni. Anche dalla motivazioni del Tribunale Federale emerge che il presidente Lotito non abbia alcuna responsabilità sulle accuse contestate. Purtroppo la Procura Federale insiste nel ricorso con le sue richieste, così come sull’allenamento pre-Zenit d’Immobile, crollato in primo grado perché è evidente come la comunicazione della lista dopo i tamponi sia arrivata alle 10.49 con l’allenamento terminato come abbiamo dimostrato con le carte».
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Caso Tamponi Lazio: Lotito squalificato a vita, ma il Coni lo salverà…
In virtù della rielezione di Malagò tira un’aria favorevole, anche relativamente al Protocollo Figc, che non sarebbe stato rispettato dal club biancoceleste, ma sopratutto non sarebbe mai stato approvato dal massimo organismo dello Sport
BLUFF
Invece accolto in parte il ricorso del pm Chiné. Ironia del destino, solo a carico del presidente biancoceleste. Che a questo punto aveva regione, anche se ora dovrà trovare una spiegazione nelle motivazioni questa maggiore inibizione. Immutate (un anno a testa) invece per i dottori Rodia e Pulcini, le pene. Venerdì pomeriggio è uscito solo il dispositivo nel comunicato della Federazione, ma Lotito è rimasto imperturbabile. Come se sapesse già che questo giudizio preannunciato potrà essere ribaltato alla fine. Al Coni tira un’aria favorevole, anche relativamente al Protocollo Figc, che non sarebbe stato rispettato dal club biancoceleste, ma sopratutto non sarebbe mai stato approvato dal massimo organismo dello Sport, nonostante abbia modificato le norme. Al Palazzo H lasciano trapelare che quest’aspetto è tutt’altro che trascurabile e potrebbe far decadere tutto l’impianto d’accuse.
AIUTO
Argomentazione respinta già in primo grado dal Tribunale Federale, ma Malagò può aiutare Lotito allo scadere. Non certo il 13 maggio sul recupero di Lazio-Torino (dopo quanto successo successo proprio lì con Juve-Napoli), ma sul Protocollo Covid c’è tanto da discutere. A breve ci saranno le elezioni al Coni e Malagò e Lotito sono tornati ad avere un rapporto esemplare…
Cittaceleste.it
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