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Caputo
Ha concesso un’intervista alle pagine dell’edizione odierna della Gazzetta dello SportCiccio Caputo. L’attaccante del Sassuolo si è soffermato sulla mancata convocazione per gli Europei e sulla comprensibile delusione. Ma ha anche ribadito la volontà di non arrendersi, puntando i Mondiali in Qatar del 2022. Infine, anche un confronto Ciro Immobile. Di seguito le sue parole.
“Non voglio dire bugie, ovviamente ci ho pensato più di una volta al fatto che potevo essere lì con gli Azzurri. Del resto, fino a marzo c’ero. E ci ho pensato ancora di più l’11 luglio, perché ovviamente non mi capiterà mai più di vincere un Campionato Europeo. Quindi no, non è stato facile per niente assorbire la mancata convocazione. Ci ho creduto fino all’ultimo istante, perché mi ero vaccinato con gli altri ed ero convinto ci fosse uno spiraglio. Poi non posso sapere quale sia stato il pensiero di Mancini dietro la mia mancata convocazione. Però in ogni caso io a lui devo comunque dire a grazie a prescindere: è stato lui a regalarmi la Nazionale. In più, avere tre compagni del Sassuolo a Wembley è stato quasi come se lì ci fosse anche una piccola parte di me. Questo mi ha fatto passare un po’ la delusione”.
“Assolutamente sì, sogno una convocazione al Mondiale: io non smetto di farlo. Bisogna sempre essere in grado di ripartire e io lo farò, facendomi trovare più motivato e cattivo di prima. Voglio provare a riprendermi quel posto. Mancini più volte ha sottolineato come io abbia delle caratteristiche diverse rispetto a quelle che hanno Immobile e Belotti. So legare il gioco della squadra e so attaccare bene gli spazi. Ma a parlare, poi, è ovviamente sempre il campo: questo adesso lo so ancora meglio. Non ho potuto giocare tanto negli ultimi due mesi del campionato e sicuramente questa cosa ha pesato molto”.
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