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KAISERSLAUTERN, GERMANY - JUNE 17: Alessandro Nesta of Italy chases the ball during the FIFA World Cup Germany 2006 Group E match between Italy and USA at the Fritz-Walter Stadium on June 17, 2006 in Kaiserslautern, Germany. (Photo by Mike Hewitt/Getty Images)
Alessandro Nesta entra nella ‘Hall of Fame’ della Figc. Un altro campione del mondo nel prestigioso elenco messo in bella mostra a Coverciano. L’ex difensore della Nazionale, dopo aver allenato Perugia e Frosinone è tornato a vivere a Miami con la famiglia: “È bellissimo ricevere un riconoscimento così prestigioso - afferma il capitano del secondo scudetto laziale - entrare a far parte della ‘Hall of Fame’ mi rende orgoglioso. Quando hai l’onore e la responsabilità di rappresentare un Paese intero - sottolinea Nesta - vivi emozioni forti che io mi porto dentro da quando ero bambino. Vivendo all’estero mi sento ancora più italiano, e quindi sono ancor più tifoso della Nazionale”.
“Se potessi rigiocare una partita - confessa ancora - sarebbe la finale degli Europei del 2000. Avevamo disputato una grande finale, mancavano pochi secondi alla fine e sembrava fatta. Quel ricordo mi ha tolto un po’ di sonno, come la finale di Champions League persa a Istambul contro il Liverpool. Ma vincere il Mondiale qualche anno dopo è stata una gioia infinita. Venivamo da Calciopoli, eravamo considerati le pecore nere, eravamo visti come quelli scorretti. Abbiamo avuto la forza di far cambiare opinione a tutti. Probabilmente c’erano squadre più forti di noi, ma quello che è successo prima di andare in Germania ci ha dato una spinta in più”.
Cresciuto nelle giovanili della Lazio, Alessandro Nesta ha vinto moltissimi trofei in carriera tra cui una Coppa del Mondo per Club, 2 Champions League, 3 Supercoppe Uefa, una Coppa delle Coppe, 3 Scudetti, 4 Supercoppe Italiane e 3 Coppe Italia. Ma la vittoria più bella resta indubbiamente quella ottenuta in Germania con la Nazionale di Marcello Lippi. ”Eredi? Se dico che un giovane è bravo e che mi assomiglia poi lo brucio, lasciamo stare - afferma ancora - il giocatore più forte con il quale ho giocato è Paolo Maldini, anche se non è facile scegliere perché nella mia carriera ho avuto la fortuna di giocare con tanti campioni. L’avversario più difficile da marcare è stato senza dubbio Ronaldo il Fenomeno”.
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