- Lazio News
- Calciomercato
- Rassegna Stampa
- Serie A News
- Pagelle
- Primo Piano
- Video
- Social
- Redazione
news
Fabio Capello
In un’intervista apparsa sulle colonne de Il Messaggero l’ex allenatore e oggi opinionista Fabio Capello ha fatto il punto sulla corsa Champions e non solo, soffermandosi in particolar modo sulle due romane. Parole al miele per la Lazio e per Sarri, al secondo posto dietro soltanto al Napoli. Di seguito un estratto dell’intervista.
C’è la possibilità di tornare a contare come nei primi anni 2000?
“Senza togliere nulla alle attuali, quelle erano delle altre squadre, costruite per vincere. Rivederle davanti a questo punto del torneo fa però piacere. Il merito è soprattutto di Sarri e Mourinho, due allenatori di grande esperienza e personalità che hanno capito quali rose hanno in mano e ora riescono a farle rendere al massimo. Il segreto di entrambe è che non prendono molti gol e questo è sinonimo di organizzazione, sacrificio e lavoro”.
È una classifica dettata dal momento-no delle due milanesi con la testa ai due impegni di Champions oppure all’orizzonte c’è margine per un ribaltone geo-calcistico?
“Penso che sia una situazione legata a questa stagione. L’Inter, ad esempio, è la squadra più forte che c’è in Italia dopo il Napoli ma non ha reso sino ad adesso. Il Milan gioca a perdere punti con le più piccole mentre la Juve sappiamo cosa le è accaduto e quindi questo va a favore delle due romane che hanno fatto veramente un ottimo lavoro”.
L’ha sorpresa più la Lazio di Sarri o la Roma di Mourinho?
“La Lazio, certamente. A livello difensivo sono diventati veramente molto bravi e questo non era scontato all’inizio del campionato. Se avete tempo, andatevi a rivedere come difendevano ad agosto e come lo fanno oggi. I calciatori sono sempre gli stessi, i movimenti no. Questo vuol dire che l’allenatore ha lavorato tantissimo sotto questo aspetto e gli va dato grande merito anche se in avanti manca qualcosa rispetto a come le sue squadre ci avevano abituato. Mourinho lo conosciamo, in carriera ha sempre dato importanza alla fase difensiva e anche in questa stagione lo conferma. Una volta che passa in vantaggio, riprenderlo diventa difficilissimo”.
A proposito di schemi, tornando alla Lazio: Sarri può aprire un ciclo?
“Lui è bravo ma dipende dagli acquisti, se la società lo seguirà o meno nelle richieste. In poche parole, dal prossimo mercato. Che sia un allenatore capace, uno che merita fiducia mi sembra lo stia dimostrando con i fatti e non a parole”.
Che idea si è fatto della questione plusvalenze?
“Non amo entrare in queste vicende. Ho un’idea ma la tengo per me”.
D’accordo con l’apertura agli oriundi in nazionale?
“Visto che non è illegale, perché no? L’importante è che l’Italia si qualifichi per gli europei e i mondiali. Bisogna cercare delle energie ovunque. Fondamentale è che siano calciatori che ti migliorano”.
Retegui lo è?
“Mi sembra che sia un centravanti. E con questo ho detto tutto”.
© RIPRODUZIONE RISERVATA