A poco meno di una settimana dall’inizio del campionato Primavera 2, è intervenuto ai micrfoni dei canali ufficiali del club l’allenatore della Lazio PrimaveraAlessandro Calori. Di seguito le sue parole.
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Calori: “La Lazio Primavera giocherà come la prima squadra di Sarri”
Le parole dell’allenatore della Primavera biancoceleste a pochi giorni dall’esordio in campionato del prossimo weekend
Ritiro e prima squadra
“Abbiamo iniziato il nostro ritiro il 29 luglio con tanti nuovi calciatori giovani. La speranza ovviamente è quella di far bene, i ragazzi dovranno diventar prima adulti e poi bravi calciatori. Nello scorso campionato non ho vissuto molto la squadra e adesso sono cambiati tanti ragazzi, siamo più giovani. L’esperienza e la conoscenza necessarie potranno essere accumulate con il lavoro. Se loro non si stancheranno di imparare allora si potrà fare bene. Con Sarri abbiamo fatto il master insieme, è stata una full immersion di due mesi e una bella esperienza in cui ho appreso qualcosa di diverso e mi è piaciuto. Si tratta di un allenatore preparato, sta creando un gruppo di lavoro importante impostando una sua fisionomia di gioco.
Moro e Romero? Hanno qualità diverse dagli altri, ma anche a noi non mancano giovani interessanti. Il modulo? Lavoro molto sui principi per migliorare individualmente i giocatori, in ogni caso giocheremo con la difesa a quattro e il centrocampo a tre, provando a usare il tridente d’attacco. L’obiettivo è aiutare un domani i ragazzi chiamati da Sarri”.
La Primavera
“Con i ragazzi ogni tanto bisogna essere crudi e dire la verità per farli crescere. C’è un motivo se sono pochi quelli che arrivano in prima squadra: serve ferocia oltre alle doti naturali. Cominceremo il campionato a Perugia, quasi fosse uno scherzo del destino considerando il mio passato. In amichevole abbiamo fatto bene ma i ragazzi sanno che devono fare di più, perché conoscono il peso nell'indossare la maglia della Lazio. Ho un gruppo che si conosce bene, molti di loro vengono dagli Allievi. Ci sono poi tre fuoriquota che possiamo utilizzare, c’è margine per crescere ancora e migliorare. Espinal? Vinicio è stato un mio giocatore al Portogruaro, ha accettato subito con grande entusiasmo. E così anche Cormac, un giovane psicologo dello sport che sa usare il drone alla perfezione. Il mondo dei giovani è interessante, io sono calmo ma bisogna rigare dritti. E bisogna crescere, confermando i progressi”.
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