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Joaquin Correa
La sconfitta con la Fiorentina lascerà l'amaro in bocca per tanto tempo, probabilmente fino alla prossima stagione, quando i biancocelesti disputeranno sì l'Europa, ma difficilmente quella che conta. Ciò che fa più rabbia è che la squadra di Inzaghi sia caduta nel tranello della Viola. Nella seconda frazione non si è praticamente giocato e i calciatori della compagine toscana sono riusciti a portare all'esasperazione i calciatori della Lazio. Ben 7 ammoniti al fischio finale per i capitolini.
Ai microfoni di Radio ha analizzato la gara del Franchi e la corsa al quarto posto, l'ex biancoceleste Ernesto Calisti: "Nel primo tempo le occasioni le abbiamo avute, ma non siamo stati bravi a segnare. Su quella palla di Correa serviva più cattiveria. Le ultime prestazioni del Tucu ci avevano illuso, invece c'è stata una grossa involuzione. Il vero problema però è la difesa, la nona del campionato, in cui vengono schierati calciatori non di ruolo. Me la prendo anche con l'allenatore perché a questo punto devi sempre giocare con i tuoi uomini migliori se devi recuperare. Non avrei fatto quei cambi. L'ingresso di Muriqi ci poteva stare per fruttare i colpi di testa. Vedere in campo Luiz Felipe dopo 3 mesi di stop mi è sembrato un azzardo. Ora le cose si sono complicate tantissimo, ma non tutto è perso. Bisogna vincerle tutte. Le speranze sono poche, ma i bianconeri sono in difficoltà. Il Torino, che non è ancora salvo, affronterà il Diavolo. All'ultima giornata c'è lo scontro diretto dei rossoneri con l'Atalanta. Proviamoci".
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