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Lazio-Sampdoria
Torna all’Olimpico la Lazio per la ventiquattresima giornata di Serie A. Ospite di turno una Sampdoria in cerca di punti, così come la squadra di Sarri che ha una grande occasione per compattare il treno Champions. I biancocelesti partono subito propositivi, spingendo senza però esporsi alle ripartenze dei blucerchiati. Il primo quarto d’ora scorre via senza grandi brividi. La Lazio spreca un’ottima punizione con Luis Alberto - barriera - e pecca in diverse situazioni in precisione nell’ultimo passaggio. L’occasione più grande arriva al 19’: Pedro si libera benissimo e va a calciare dal limite, decisiva la deviazione della difesa in corner. E proprio su calcio d’angolo spreca Immobile un minuto dopo da due passi su sponda di Milinkovic calciandosi il pallone addosso. Al 29’ è la Sampdoria a farsi pericolosa: Marusic tiene in gioco Gabbiadini che gira su Cuisance, ma è provvidenziale la deviazione in corner del montenegrino che rimedia all’errore.
Protesta la Lazio sette minuti più tardi scavato di Milinkovic per Pedro che si scontra sulla linea dell’area con Zanoli, ma per l’arbitro è tutto ok e il VAR non interviene. Si fermano al palo i biancocelesti al 40’: bella azione di Pedro per Felipe Anderson, che va a calciare ma trova la respinta di Audero. La palla arriva ancora dallo spagnolo che calcia da posizione defilata ma trova il legno a negare il gol. Sul prosieguo dell’azione sbaglia poi Immobile concludendo alto. Il primo tempo termina senza recupero tra le proteste dei biancocelesti che avrebbero voluto concludere l’azione. Nessun cambio a inizio ripresa. Al 49’ arriva il primo giallo della gara: lo prende Leris per un fallo su Pedro. Sbaglia ancora Marusic tre minuti dopo rimettendo il pallone nella disponibilità di Gabbiadini. L’attaccante blucerchiato però calcia troppo in fretta ed è bravo Provedel a parare.
La Lazio rimane bloccata: poco spunto e tanti errori in fase di impostazione. Corre allora ai ripari Sarri, che al 57’ toglie Cataldi e Pedro per dare spazio a Vecino e Zaccagni. Due minuti dopo altra palla alle stelle di Immobile che sbaglia dal limite dell’area piccola dopo l’assist di Marusic. Al 64’ protesta ancora la Lazio in area di rigore con Zaccagni, ma anche in questo caso non c’è nulla. Tre minuti dopo ammonito Gabbiadini per un fallo su Immobile, bravo in ripiegamento a centrocampo. Sulla punizione buca la Sampdoria con la palla che arriva a Marusic solo in area di rigore, ma il montenegrino ha troppa fretta e calcia a lato di prima. Al 71’ giallo anche per Vecino. Subito dopo cambia anche Stankovic: fuori Cuisance e Gabbiadini, dentro Ilkhan e Jese. Due minuti dopo occasione per Felipe Anderson, ma Audero si stende bene alla sua destra.
Piove sul bagnato al 78’: giallo per Casale costretto a interrompere l’azione blucerchiata: diffidato, salterà il Napoli. Un minuto dopo però finalmente la Lazio ricorda di competere per un posto in Champions. Su una palla messa fuori da Nuytinck il Mago tra fuori l’ennesimo coniglio dal cilindro: sassata di Luis Alberto a giro sul secondo palo, Audero non può nulla e la Lazio passa in vantaggio. All’85’ altri due cambi per Sarri: fuori Lazzari e Milinkovic, dentro Hysaj e Basic. Rischia Vecino all’87’: già ammonito, entra duro e rischia la seconda sanzione. Sono quattro i minuti di recupero concessi dall’arbitro. La Lazio rischia, ma non basta alla Samp l'assalto finale. L'arbitro fischia la fine dopo un ulteriore recupero di 30 secondi, la Lazio vince una gara complicatissima. Successo pesantissimo, ma tante cose da rivedere per Sarri.
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