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Sarri
Nel caldo d'Arabia, il 3-0 incassato dall'Inter è una doccia gelida per la Lazio, vittima dei soliti limiti che tornano sistematicamente alla luce. “Dopo tre minuti si è capita l'antifona, la Lazio non c'era” - ha spiegato Sarri a fine gara - “Purtroppo rimangono ciclici, i black out di questa squadra. Nello spogliatoio ho detto che così non si acquisisce mai una mentalità definitiva”. Resta sempre un problema a cui non si è posto mai rimedio. La cilindrata mentale, come spesso l'ha definita, resta ancora il grande limite della sua Lazio.
Stavolta il tecnico non fa ammissioni di colpa. Nonostante le lamentele per un impegno probante, nel pieno della risalita in campionato, Mau è convinto di averci provato con tutto sé stesso a trasmettere la ferocia necessaria a tutta la squadra in hotel. Non crede di aver trasmesso svogliatezza ad un gruppo che è poi parso passivo e inerme di fronte al dominio nerazzurro. Nessuna contromisura, scivolamenti tardivi, nessun accenno di reazione. La squadra di Inzaghi palleggiava liberamente sul terreno dell'Al-Awwal Park, dove non c'è mai stata partita. La missione del ritorno in Champions ha dato alla testa a tutti, vecchi e nuovi.
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