Il designatore ha deciso: il derby della Capitale sarà arbitrato dal signor Marco Guida di Pompei. Una scelta non propriamente propizia per la Lazio, con la quale il fischietto campano ha un bilancio non propriamente rassicurante. Otto vittorie biancocelesti, sei pareggi e sette sconfitte. Nelle precedenti direzioni arbitrali, Guida non si è particolarmente distinto, generando talvolta delle accese discussioni nell’ambiente laziale. L’arbitro Guida ha un solo precedente nel derby romano, quello del primo settembre 2019, terminato in parità grazie ai gol di Kolarov su rigore - fallo di mano di Milinkovic su cross di Dzeko - e pareggio laziale firmato da Luis Alberto.
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Lazio, scelto l’arbitro del derby: i precedenti non sono incoraggianti
Scelto l'arbitro per la sfida di domenica sera contro la Roma: sarà Guida di Pompei a dirigere il derby della Capitale
L’ultimo confronto diretto dall’arbitro Guida risale a Lazio-Inter della passata stagione, quando il direttore di gara mostrò il cartellino rosso al capitano laziale Ciro Immobile, per una presunta manata del centravanti a Vidal, che rivista alla moviola non sembrò così evidente da far crollare al tappeto il cileno come se fosse stato folgorato dal tocco. In quella partita - disputata il 4 ottobre 2020 - al Var c’era Irrati che sarà protagonista - sempre al Var - anche domenica sera nel derby capitolino. La squadra degli arbitri sarà completata dagli assistenti Meli e Peretti. Il quarto uomo sarà Di Bello, mentre il secondo arbitro davanti ai monitor (Avar) sarà Longo.
L’ultima sconfitta laziale con Guida in campo risale alla sfida contro la Spal del 3 aprile 2019, giocata in turno infrasettimanale. Anche qui, il direttore di gara riuscì a mettersi in evidenza - in negativo - assegnando con l’ausilio del Var un rigore alla formazione ferrarese. Dopo che Cionek aveva negato in maniera esplicita di aver subito il fallo da Patric. L’episodio era arrivato a un minuto dal termine della partita, più che una decisione, fu una sentenza. Oltre al rigore, Guida arbitrò a senso unico, con sei laziali ammoniti. I precedenti del direttore di gara di Pompei non lasciano ben sperare: considerando la delicatezza del momento di entrambe le squadre, si sarebbe dovuto scegliere con maggior scrupolosità.
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