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Bernabé a LSC: “La Lazio è famiglia. Vi svelo cosa farò per Baroni”

Michele Cerrotta
Le parole del falconiere biancoceleste rilasciate ai microfoni dei canali ufficiali del club durante la cena di Natale al Museo delle Civiltà

A margine della cena di Natale è intervenuto ai microfoni dei canali ufficiali del club biancoceleste Juan Bernabé. Queste le parole del falconiere della Lazio: “Io non ho parole per l’affetto che hanno i tifosi della Lazio per il suo simbolo e per l’aquilifero che la porta. È storia di Roma, Olympia vola da quindici anni all’Olimpico e ogni volta dimostra che è un animale di cui il falconiere non ha mai controllo assoluto. Ogni volo è un’incognita, ci sono persone che raccontano quanti giri fa Olympia e in base a quello pensano al risultato. Essere aquilifero della Lazio è una grande responsabilità, ringrazio anche perché quando Olympia non atterra sul trespolo l’amore e il boato sono gli stessi.

L’amore è tanto, siamo una famiglia e una fede. E stiamo ottenendo risultati che non ci aspettavamo, anche se dico pubblicamente che Baroni mi ricorda Giovanni Trapattoni, una persona meravigliosa con cui ho lavorato al Benfica. Io di calcio non capisco, ma so come si crea un grande spogliatoio lavorando qui dal 2003. Ho visto che in uno spogliatoio la cosa più importante è creare un ambiente famigliare e mister Baroni lo ha fatto con una facilità incredibile. È un onore averlo conosciuto, così come tutto il suo staff.

Probabilmente addestrerò un falco per lui perché gli piacerebbe averlo, perché è una persona curiosa. Ho viaggiato in tutto il mondo e ho vissuto in tanti Paesi, mi piace trasmettere la mia vita e l’italiano si presta a questo: è una persona calda. E la Lazio, unita ai colori che mi piacciono, mi sono arrivate dritte al cuore. Per me la tifoseria della Lazio è la mia famiglia, è la mia vita e non potrei vivere senza la Lazio. Ho avuto l’opportunità di crescere in una famiglia speciale, di andare in seminario, i miei genitori mi mandavano a fare beneficienza e a fare solidarietà. È una cosa che mi onora tanto, così come poter portare con il mio lavoro un po’ di felicità in ogni casa e persona a cui la vita non ha dato un sorriso. Mi fa crescere e consiglio di farlo a chiunque, l’emozione più bella nella vita è quando dai, non quando ricevi”.