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Altro giro, altra sconfitta per la Lazio. Dopo aver perso a Lecce i biancocelesti escono senza punti anche la prima casalinga contro il Genoa e rimangono a zero dopo due gare. Un segnale d’allarme da non sottovalutare, a maggior ragione viste le difficoltà di un calendario assolutamente in salita.
La condizione fisica della rosa non è delle migliori, ma non si tratta di una novità a inizio stagione per le squadre di Sarri. Sta di fatto però che il mancato arrivo in ritiro della maggior parte degli acquisti ha ritardato l’inserimento in rosa e, come sottolineato dallo stesso allenatore, nessuno dei nuovi sembra al momento totalmente al centro del progetto Lazio. Servirà tempo, non c’è dubbio, ma intanto il campionato corre e la squadra biancoceleste perde terreno dalle zone nobili della classifica.
Quello che però più ha lasciato il segno nei 70 minuti di assedio dell’Olimpico è la totale assenza di idee e cattiveria offensiva. Il solo Immobile lì davanti non può fare miracoli senza palloni giocabili. Zaccagni è apparso in leggera crescita, mentre ha fatto ancora una volta fatica Felipe Anderson. Troppi poi gli angoli sprecati, così come i cross non andati a buon fine soprattutto sulla fascia destra, dove Lazzari dovrebbe aggiungere alla solita instancabile corsa anche una maggiore precisione nell’ultimo passaggio. C’è però anche qualcosa di positivo nella disfatta di ieri, qualcosa da cui la Lazio deve necessariamente ripartire <<<
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