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Sarri
Al termine della sconfitta della Lazio contro l’AZ, valsa l’elminazione dalla Conference League, è intervenuto in conferenza stampa il tecnico biancoceleste Maurizio Sarri. Queste le sue parole.
L’AZ è più forte della Lazio al momento?
“Può darsi, stasera avevano più energia e vigore. Siamo usciti dalla gara dopo il gol dell’1-1, come se avessimo smesso di credere nel passaggio del turno. È incomprensibile perché bastava un gol per andare ai supplementari. Ma la convinzione che ho avuto io è stata questa”.
I cambi fatti erano anche in vista di domenica o per dare una scossa?
“Erano preventivati, si trattava di calciatori che hanno accumulato tanti minuti nell’ultimo mese e mezzo. Era difficile pensare di fargli fare 120’ stasera. C’era ancora il rischio supplementari e volevamo evitare di farli giocare tutto questo tempo in un momento in cui sono pieni di minuti fatti”.
La Lazio ha vinto una delle ultime 18 trasferte in Europa: la rosa non è pronta?
“Può essere, ma io ho notato che tutto l’ambiente ha meno energia nei confronti delle Coppe e soprattutto della Conference. Andiamo a giocare in stadi pieni, da noi non lo è. Significa che l’interesse nei confronti della Conference è minore. Ma non è una giustificazione: strutturalmente probabilmente ancora non siamo pronti per l’Europa”.
Come ne esce la Lazio?
“Sicuramente stanca, mentalmente e fisicamente. Questo è inevitabile. Sicuramente dobbiamo arrivare alla prossima gara con un’energia nettamente diversa almeno dal punto di vista nervoso se non è possibile da quello di vista fisico. Non possiamo giocare un derby come abbiamo giocato stasera. Vediamo se in questi due giorni si riesce a ricostruire una carica di energie positive per esprimerci in maniera diversa”.
Si è dato una spiegazione di cosa è mancato nella testa e nelle gambe?
“Quando hanno pareggiato penso che la squadra abbia smesso di crederci. E se lo fai la squadra va giù di energie e diventa difficile essere propositivi. Nella parte iniziale avevo invece la sensazione che fossimo dentro la gara, poi a inizio secondo tempo questa sensazione si è spenta. Poi ovviamente si tratta di ragazzi che stanno giocando sempre. Se perde brillantezza un difensore centrale non se ne accorge nessuno, se lo fa un attaccante se ne accorgono tutti”.
Cosa manca alla Lazio per acquisire una mentalità europea?
“Secondo me tutto. Le partite in Europa sono queste, a livello di intensità di livello superiore. Ma l’AZ ha l’U19 in Youth League che ha dato cinque gol al Real. Vuol dire che hanno una base solidissima, già da lì inizi a creare una struttura. Noi dobbiamo crescere sotto ogni punto di vista: fisico e mentale. Dobbiamo imparare a giocare ogni tre giorni e rimanere sempre se non sugli stessi livelli che sarebbe impossibile almeno a non avere sbalzi di rendimento. Ma per poter pensare di essere competitivi in Europa bisogna esserlo in Italia per 3-4 anni”.
Cataldi come sta in vista del derby?
“Aveva preso un brutto colpo a un ginocchio, ha avuto dolore per qualche giorno. Ieri l’ho visto in condizioni migliori, penso che ce la possa fare”.
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