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Atalanta-Lazio, Guida rimandato: giusti i rigori ma la conduzione non convince

Gli avvenimenti da moviola nella 23esima giornata di serie A. Analizzata la prova del signor Marco Guida della sezione di Torre Annunziata

Primo Tempo

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Poco spazio all'eccesso di agonismo: mette subito ben in chiaro le cose Guida che nei primi 5 minuti punisce da una parte e dall'altra gli interventi di Isaksen su De Roon e di Scalvini su Lazzari. Al 9° minuto arriva il primo giallo della gara: Pasalic interviene su Castellanos, il croato colpisce prima il pallone e poi l'argentino, sanzione dunque probabilmente eccessiva. In occasione dell'ammonizione eccessive le proteste di Gasperini che si vede sventolare sotto il naso la stessa sanzione del suo centrocampista, questa volta in maniera ineccepibile. Continua a fischiare tanto il fischietto di Torre Annunziata impedendo alla gara di trovare il giusto ritmo. Episodio chiave al 42°: Scalvini gira in area di rigore con il pallone che colpisce il braccio largo di Marusic: il montenegrino è molto vicino ma il volume corporeo è ampiamente aumentato. Giusta anche la decisione di non ammonire il 77 biancoceleste. Al 45° arriva il primo giallo in casa Lazio: Felipe Anderson nel tentativo di rimediare un suo errore scivola in netto ritardo su Miranchuk. Dopo il duplice fischio ammonito Luis Alberto per proteste.

Secondo Tempo

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Non cambia il copione nel secondo tempo con Guida che anche nei primi 10 minuti interviene con continuità. Gara che, al netto dei tanti interventi, non assuma mai toni cattivi anche se l'agonismo rimane forte da ambo le parti. Passa il tempo l'Atalanta gestisce il doppio vantaggio e la Lazio non trova idee con anche il fischietto di Torre Annunziata che nella seconda metà del secondo tempo interviene sempre meno. Il quarto giallo della gara, il primo della ripresa, arriva al 78: Ederson prende male il tempo e abbatte vistosamente Guendouzi. Timide proteste biancocelesti un minuto più tardi: Pedro va giù in area di rigore, il contatto con Ederson c'è ma gli estremi per il penalty no. Rigore invece ineccepibile all'83°: Djimsiti con un pestone abbatte Immobile in area, rigore inevitabile con Guida che non indugia un attimo


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