La partenza è inefficace, l’approccio mentale della Lazio è totalmente errato. A complicare ulteriormente le cose, la tardiva uscita di Strakosha che calcola male i tempi di intervento e atterra in area Di Francesco. Il gol dal dischetto di Bajrami è un campanello d’allarme che i biancocelesti non avvertono, e così dopo sette minuti l’Empoli trova il raddoppio con Zurkovski che calcia da pochi passi dopo una corta respinta di Luiz Felipe sul primo tentativo a rete empolese di Bajrami. La Lazio reagisce, più con l’adrenalina che con il gioco, e trova il gol con Immobile che in torsione infila Vicario sfruttando di testa un buon cross di Milinkovic.
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Anno nuovo, vecchi difetti, ma è una Lazio combattiva
Finisce 3-3 allo stadio Olimpico una partita ricca d'emozioni. Per i biancocelesti un punto nonostante un doppio svantaggio e un rigore parato
Da qui in avanti, l’Empoli si fa più guardingo, la Lazio prova a sfondare sugli esterni con altre fortune. Felipe Anderson appare ispirato, dall’altra parte Pedro è meno appariscente. Milinkovic offre un buon apporto, Luis Alberto si vede a intermittenza. La fase difensiva resta critica, con Cataldi spesso in sofferenza. L’infortunio di Acerbi a metà del primo tempo - al suo posto c’è Patric - complica ulteriormente le cose. La Lazio ha l’occasione per pareggiare dopo una ripartenza di Hysaj, Luis Alberto preferisce servire Felipe Anderson che colpisce la traversa a colpo sicuro. I biancocelesti continuano ad attaccare, collezionano corner su corner senza mai sfruttare appieno l’opportunità di minacciare la porta toscana.
In avvio di ripresa la Lazio ha due buone opportunità per trovare il gol del pareggio, l’occasione che fallisce Pedro è monumentale: lo spagnolo calcia da ottima posizione, ma non trova lo specchio. Poco dopo Immobile non sfrutta al meglio una ripartenza potenzialmente minacciosa. Il gol del pareggio arriva a metà ripresa, sull’asse Felipe Anderson-Milinkovic; il brasiliano crossa, il serbo gira al volo col destro infilando Vicario. La Lazio continua a martellare l’Empoli, ormai privo di energie: Milinkovic spara alto dopo un’azione concitata in area, poi Zaccagni reclama il rigore dopo essere stato atterrato da Bandinelli, ma il Var non ravvede i crismi per il penalty. L’Empoli torna in vantaggio con Di Francesco, che sfrutta l’ennesimo errore difensivo per battere Straksha.
I biancocelesti trovano anche il pareggio, con Patric, ma dopo una lunga analisi al Var, il gol viene annullato per un tocco di mano dello spagnolo. La partita sfugge di mano all’arbitro Giua di Olbia, ma i giocatori della Lazio hanno il meritori crederci fino in fondo. Un fallo di Luperto su Immobile viene sanzionato il rigore, il capitano laziale si fa parare il tiro dagli undici metri, violento ma non troppo angolato. Ma la Lazio non è mai doma: attacca a testa bassa, e trova il pareggio ancora con Milinkovic che di testa infila ancora la porta dei toscani dopo un perfetto cross di Zaccagni dalla sinistra. La prima Lazio dell’anno mostra gli stessi pregi e gli stessi difetti di quella dell’anno passato, ma va apprezzata per la combattività che ha messo in campo.
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