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Capello: “Comunicazione dentro e fuori dal campo fondamentale, i social sono la rovina”

Parla Capello

L'allenatore Massimiliano Allegri, fermo da quasi due anni dopo la lunga epopea alla Juventus ha rilasciato alcune dichiarazioni a Sky Sport sul calcio italiano

redazionecittaceleste

L'allenatore Massimiliano Allegri, fermo da quasi due anni dopo la lunga epopea alla Juventus fatta di trionfi e successi, ha rilasciato alcune dichiarazioni domenica sera al "Club" su Sky Sport sul calcio italiano in generale. A seguire le sue principali parole:

"Ho fatto delle riflessioni, penso che per il momento storico in cui siamo il calcio italiano deve rimboccarsi le maniche. Le eliminazioni delle italiane devono farci riflettere. Spesso si parlava di me contrapponendomi a quelli che giocavano bene, ma io sono cresciuto con la cultura del risultato. Ho sempre avuto allenatori che badavano al sodo, vecchio stile. Non c'è nulla da buttare né questo né quello. Il calcio è roba seria, serve equilibrio. Bisogna mettere il calciatore al centro di tutto. La tattica serve ma in Europa ci sono calciatori che passano la palla a cento all'ora. Bisogna porsi delle domande e tornare a lavorare sui settori giovanili, sulla tecnica individuale. Gli allenatori sono bravi, ma spesso i calciatori diventano uno strumento per dimostrarlo. Non si può parlare di tattica senza i giocatori giusti, ieri ho visto un servizio su Ronaldinho e mi sono emozionato. Il mio futuro? Non so ancora niente, io alla Juve sono stato benissimo per cinque anni. La Juventus di oggi? Diamo meriti al Benevento, dispiace per la sconfitta dei bianconeri ma ci può stare. Spesso si guarda solo alle cose negative, senza pensare a quelle positive e all'avversario. I sanniti hanno fatto una grande gara, merito loro se hanno vinto, non demerito della Juve". 

 Max Allegri

CAPELLO - Sempre a Sky Sport, ha rilasciato alcune dichiarazioni anche l'allenatore Fabio Capello. Le asue principali parole: "La comunicazione dentro e fuori dal campo è sempre importante nel rapporto tra i calciatori e l'allenatore. Quest'ultimo deve avere una leadership importante, perché i calciatori ti osservano, ti studiano, sei un modello di riferimento. Il mondo dei social non aiuta, tipo le mogli dei calciatori possono influenzare le scelte del compagno".

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