Vai nel canale WhatsApp di Cittaceleste >
news
Ajax-Lazio, dal divieto draconiano al sermone morale: il duro scontro UEFA-Halsema
Continuano a far discutere, più di tre mesi dopo la partita stessa (12 dicembre 2024), i fatti extra campo che hanno accompagnato la trasferta della Lazio ad Amsterdam contro l'Ajax. La decisione presa del sindaco della capitale olandese, Femke Halsema, di vietare ai tifosi biancocelesti di entrare in città nonostante gli oltre tremila biglietti venduti, oltre - ovviamente - voli e pernottamenti da tempo prenotato. Il tutto ha scatenato una violenta polemica tra il sindaco stesso e la UEFA, accusata dall'Halsema di non prendere sul serio la propria campagna antirazzismo.
In questo senso cruciale è la corrispondenza richiesta dalla testata olandese Het Parool che ha scoperto, dai documenti pubblicati, come: "Nella sua decisione del 26 novembre 2024 di escludere i tifosi della Lazio - riporta Het Parool - Halsema non aveva solo fatto riferimento alle conseguenze dei disordini avvenuti durante la partita Ajax-Maccabi Tel Aviv e al rischio di dichiarazioni razziste o antisemite da parte dei tifosi della Lazio, valutato dalla polizia, ma anche al fatto che la UEFA aveva classificato la partita come una gara ad alto rischio".
Forte la reazione della UEFA che - in una lettera datata 28 novembre 2024 - ha sottolineato che la decisione del sindaco di Amsterdam era "deludente". Ma c'è di più: "La UEFA definisce il divieto 'draconiano' e si chiede perché la decisione - evidenzia sempre Het Parool - sia stata presa così tardi e non subito dopo l'estrazione di fine agosto. Anche la UEFA dubita apertamente della fondatezza di tale affermazione. Secondo il vicesegretario generale Giorgio Marchetti, la decisione è stata 'basata principalmente su generalizzazioni sulla società ospite piuttosto che su un’analisi dei rischi basata sull’intelligence'.
Inoltre, la UEFA afferma che la qualifica di 'rischio elevato' attribuita alla partita è una 'prassi standard', intesa a introdurre ulteriori misure di sicurezza. 'Ciò non significa automaticamente che vi siano rischi associati a un gruppo specifico di sostenitori'. La UEFA è inoltre indignata per il fatto che la Federcalcio sia citata come fonte nella decisione, nonostante non sia stata consultata in precedenza. 'In nessun momento siamo stati formalmente consultati in merito alla comunicazione di questa decisione', ha scritto Marchetti". Repentina la riposta - quanto mai generalizzante - del sindaco che, in data 4 dicembre 2024, ha sottolineato come: "Sono note la firma di estrema destra di alcuni tifosi della Lazio e le loro espressioni antisemite e discriminatorie in Europa negli ultimi anni".
L'inchiesta di Het Parool però continua arrivando al 10 dicembre e all'ulteriore risposta della UEFA: "Il 10 dicembre la UEFA colpisce di nuovo. In una lettera ad Halsema, l'associazione afferma che il sindaco ha 'frainteso' la UEFA e che le conclusioni tratte nella sua lettera hanno 'gravemente danneggiato la reputazione della UEFA'. Marchetti definisce le accuse di Halsema un 'sermone morale' e afferma di ignorare completamente l'impegno della UEFA nella lotta al razzismo. La UEFA sottolinea i divieti di viaggio e le chiusure parziali e totali degli stadi imposti dalla federazione negli ultimi anni.
Il giorno prima della partita, l'11 dicembre - continua il giornale olandese - Halsema continua a esprimere il suo disappunto per la mancanza di sostegno. 'Avevamo sperato e ci aspettavamo che voi, come UEFA, sareste stati dalla nostra parte in questa complicata valutazione e nella necessaria decisione che alla fine abbiamo dovuto prendere come autorità locale nel contesto dell'ordine pubblico e della sicurezza', ha scritto". Secondo un portavoce di Halsema, in seguito non ci sono stati ulteriori contatti con la UEFA. La KNVB (Federazione calcistica dei Paesi Bassi) ha ricevuto tutta la corrispondenza, ma ha deciso di non intervenire nel dibattito.
In precedenza Halsema si era scontrato con la stessa Lazio, che non era d'accordo con il rifiuto e pretendeva un risarcimento per i viaggi prenotati dai tifosi. Het Parool prosegue poi il suo discorso sottolineando come: "La UEFA ha meno potere quando si tratta dei tifosi ospiti. Il punto di partenza della UEFA è che le squadre di casa mettono a disposizione dei tifosi della squadra ospite il cinque percento della capienza dello stadio. All'inizio dell'anno scorso, il presidente della UEFA in persona Aleksander Čeferin si è espresso duramente nei confronti dei club che non collaboravano: 'Se non sarà consentito ai tifosi ospiti di entrare nello stadio, da ora in poi la partita non verrà più giocata lì'. Tuttavia, il necessario adeguamento della normativa non è ancora stato attuato. Ecco perché, nel caso della Lazio, la UEFA ha potuto esprimere solo a parole la propria insoddisfazione".
© RIPRODUZIONE RISERVATA