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Nazionale, Spalletti: “Siamo stati giganti quanto i nostri avversari”

Edoardo Benedetti Redattore 
Intervenuto in conferenza stampa il commissario tecnico dell'Italia, Luciano Spalletti, ha parlato della bella vittoria dei suoi sulla Francia

Buona la prima per l'Italia di Luciano Spalletti. Con una prestazione di livello assoluto, dopo il purtroppo solito avvio shock, la Nazionale azzurra si impone 1-3 sulla Francia, ritrovando una vittoria sui transalpini che mancava dal 2008. Al termine della gara Spalletti ha detto la sua sulla bella prestazione dei suoi.

Cosa è successo in poche settimane? Intanto giro i complimenti ai calciatori perché sono loro che se li meritano, sbattersi su e giù per il campo contro questi avversari diventa una cosa ardua e quindi si fanno i complimenti a loro. Quando ho accettato la Nazionale pensavo di costruire una squadra forte e a me non si modifica l'idea dopo 1-2 gare perse, penso di avere a che fare con una Nazione in cui si possono trovare 20 calciatori forti e far vedere delle cose importanti anche contro squadre di un livello top come la Francia. Poi è sempre la stessa cosa: non c'è niente in questo mondo che può distruggere come la tua mente. Il gol preso in quel modo ti può ridurre alla follia e quindi doppiamente bravi nell'esser rimasti in partita. Poi i ragazzi hanno fatto delle cose importanti oltre i gol: s'è sbagliato tantissimi fraseggi, ma stasera siamo stati dei giganti quanto i nostri avversari".

Può parlarci delle scelte iniziali?

"Sono stati bravi i ragazzi ad adattarsi a qualsiasi situazione, i ragazzi hanno lottato e dato l'anima. Hanno fatto vedere roba tosta da un punto di vista fisico perché loro sono delle belve dal punto di vista della fisicità. Siamo stati squadra in qualsiasi momento della partita, in qualsiasi situazione. Poi devi avere fortuna quando fai le sostituzioni ma Udogie davvero può fare la mezzala. E poi Dimarco sa giocare a calcio, puoi metterlo davvero da qualsiasi parte".

Cosa hai pensato dopo l'1-0?

"Non portare dietro i rimpianti diventa fondamentale, ti costringono a fare altri errori. Quella situazione è passata e devi ricostruirne un'altra e mai è sempre allo stesso modo, c'è possibilità di ricreare belle azioni. Dopo quel gol lì viene da pensare che ancora si ha la ruggine addosso di quello che c'è successo la volta precedente. E invece col passare dei minuti li ho visti prendere delle decisioni importanti, abbiamo ragazzi giovani di grande qualità. Ricci ha disputato una grande partita. La sensazione dei giorni precedenti era quella che vi ho raccontato ieri, ho visto un ritmo importante durante gli allenamenti che l'altra volta non ho visto. Ora siamo agli inizi, ci sono nuovi entusiasmi mentre lì eravamo alla fine e c'erano state cose che hanno portato qualcuno a staccare un po'. E poi la situazione tattica: avendoli rimessi tutti nelle loro posizioni si sono ritrovati e al di là di come sarebbe andata questa partita noi avremmo comunque continuato così per sempre. Ci sono altri 3-4-5 giocatori di questo gruppo che abbiamo lasciato a casa ma questo gruppo qui siamo convinti che sia quello che ci porteremo dietro in futuro".

Nella ripresa i giocatori italiani cadevano spesso, era una tattica?

"Cioè utilizzo la tattica di far cadere i calciatori? Mah... A me è sembrato che in 2-3 situazioni non ci è stato fischiato fallo. Noi non siamo sfuggiti dalla partita, ma non veniamo da un buonissimo momento e abbiamo badato a fare sempre blocco squadra. Facciamo ciò che ci porta più vantaggio a noi... Detto ciò, la Francia è una grande squadra e l'Italia ha giocato una grande partita. L'importante per la ripartenza era vedere una squadra in campo".

Come stanno Frattesi e Calafiori?

"Frattesi dice di averlo detto per tempo, di aver chiesto il cambio appena ha sentito un affaticamento. Per Calafiori c'è da valutare, ma coi nostri bravi medici c'è possibilità di recuperarlo".

Come giudica le prestazioni di Ricci e Tonali? Si sente sollevato per aver finalmente trovato una strada?

"Ricci e Tonali hanno fatto vedere di essere calciatori di spessore e livello. Di Tonali si sapeva già, mentre Ricci che ha cambiato posizione rispetto a come ha giocato col Torino non ha mai avuto timore, ha evidenziato di avere dei valori che possono farlo diventare di livello internazionale. Io mi sento sempre uguale, ne ho vissute tante. Non sono in balia di una-due partite. Ci sono sempre delle cause, capire come mai sono successe e cercare di fare qualcosa stando sempre sul pezzo per non riproporre gli stessi errori. A me fa piacere per gli italiani, aver dato quella delusione a un popolo e a una Nazione che ha a cuore il calcio diventa una sofferenza. Stasera sono contento perché siamo tutti un po' risollevati, ora si ha la possibilità di continuare su questa strada perché s'è visto che abbiamo delle potenzialità. Rimanendo umili e restando il più basso possibile".

Qual è il suo parere sulla Francia vista stasera? Non ha giocato da squadra?

"Non sono nelle condizioni di insegnare qualcosa a Deschamps sulla nazionale francese, io l'ho guardato dall'inizio alla fine per imparare qualcosa e si figuri se vado a commentare il suo lavoro. Qui non avevamo mai vinto e questo aumenta ancora di più il valore di questa vittoria. La Francia è una grande squadra".