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nazionale
Mancano ormai poco meno di dieci ore al fischio di inizio della semifinale di Nations League tra Italia e Spagna. Arbitro del match sarà il russo Sergei Karasev, quarto uomo nella semifinale contro gli iberici agli ultimi Europei. La cornice del match sarà lo stadio San Siro, in cui l’Italia è imbattuta, nonostante sia stato lo stadio anche dello 0-0 con la Svezia che costò agli Azzurri gli ultimi Mondiali. Salvo sorprese, dalla porta al centrocampo non dovrebbe cambiare nulla: dentro Donnarumma,DiLorenzo, Bonucci, Chiellini, Emerson, Barella, Jorginho e Verratti. In attacco mancheranno sia Immobile che Belotti: probabile che uno tra Insigne e Chiesa venga scelto per giocare centrale, schierando Pellegrini sull’esterno. Ma impossibile escludere anche la soluzione Kean o Raspadori.
Intanto, nella giornata di ieri è intervenuto in conferenza stampa il CT degli AzzurriRoberto Mancini. Questo un estratto delle sue parole: “Ci mancano i due centravanti dell’Europeo, vedremo quale sarà la soluzione migliore. Vogliamo sempre vincere, dipenderà da noi. Ci piacerebbe arrivare così fino a dicembre 2022, ma non sarà facile. Non so se potrà giocare Chiesa centravanti, noi abbiamo Kean, Raspadori, ma anche Insigne e Bernardeschi. Agli Europei con la Spagna abbiamo sofferto, ci hanno messo in difficoltà sul possesso. Noi dobbiamo migliorarci, dando spazio anche ai giovani per giocare gare importanti”.
Sono arrivate poi anche le parole del CT della Spagna Luis Enrique, di cui di seguito riportiamo un estratto. “Non mi interessa quanto viene detto sulla nazionale, la lista è la solita: quella dei ventitré giocatori più pronti per affrontare la Nations League. Credo di conoscere il calcio e avere più informazioni rispetto a voi, so come voglio far giocare la squadra. Non mi interessa quanto scrivono i giornali. L’Italia sa fare bene molte cose, noi cercheremo di fare la nostra partita. Non è giusto parlare di chi non è in nazionale, ma sia Fabian Ruiz che Brahim Diaz e Luis Alberto stanno facendo benissimo. Non voglio parlare pubblicamente di quanto non mi piace dei singoli, tutti e tre possono comunque tornare in nazionale. Potranno farlo, ma poi sono io a dover scegliere”.
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